Restauri in Santo Stefano

Scheda

Profondi restauri interessano il complesso delle “sette chiese” di Santo Stefano. Fanno seguito a quelli, altrettanto radicali, dell’800, condotti soprattutto dall’ing. Faccioli.
Gli interventi nelle chiese della S.S. Trinità e in quella del Crocifisso sono promossi da mons. Giulio Belvederi e condotti dall’ing. Edoardo Collamarini, allievo e seguace di Alfonso Rubbiani.
Il progetto è definito dal Soprintendente alle Belle Arti Corsini “geniale” dal punto di vista ricostruttivo, ma “dannoso” dal punto di vista dell’archeologia e della storia, per la soppressione di molte vestigia databili tra il XIV e il XVIII secolo.
La commissione ministeriale incaricata di autorizzare la prosecuzione dei lavori sarà comunque messa di fronte al fatto compiuto delle ricostruzioni.
I restauri del complesso si concluderanno nel 1925 con l’apposizione nel chiostro romanico di 64 lapidi ai caduti della grande guerra, realizzate con il contributo della Casa Reale e di vari enti pubblici e privati.

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