Reparti volontari nella Guerra '15-'18

Reparti volontari nella Guerra '15-'18

Scheda

Nei primi anni del ‘900 nacquero in Italia movimenti di patrioti che tendevano a formare reparti di volontari addestrati “privatamente” nelle discipline militari. Loro intendimento era, al momento dello scoppio di un ipotetico e temuto conflitto, di poter affiancare i reparti dell’esercito attivo.
Nel 1908, con Regio Decreto, nascono così il Corpo Volontari ciclisti ed automobilisti, cui seguono il Corpo Guide a cavallo, i Costieri, gli Esploratori ed infine i volontari alpini.
Si trattava di giovani non ancora soggetti a leva o uomini che già avevano terminata la leva obbligatoria, che volevano addestrarsi all’uso delle armi e tenersi allenati per il caso di una eventuale mobilitazione; si trovavano la domenica per effettuare esercitazioni sportive e militari nonché lezioni di tiro sotto il controllo e la guida di ufficiali dell’esercito attivo.
Ai volontari ciclisti aderirono entusiasticamente fra i primi anche molti futuristi fra i quali Filippo Tommaso Marinetti e Umberto Boccioni, mentre agli automobilisti aderirono molti fra i pochi patentati allora esistenti, che talora si impegnarono a partecipare a manovre od esercitazioni con le proprie autovetture, messe temporaneamente a disposizione dell’Esercito.
I volontari erano equipaggiati sommariamente, aggiungendo al proprio vestito borghese borraccia e tascapane militare (gli alpini ebbero il cappello alpino con fregio particolare riportante l’acronimo VA attestante la loro condizione di volontari).
Ricevevano al momento delle esercitazioni o dei tiri il fucile mod. 91, mentre l’uniforme, sulla quale caricare le stellette con l’acronimo specifico del corpo, sarebbe stata distribuita ed indossata solo in caso di mobilitazione.
La appartenenza a detti corpi volontari faceva sì che si potesse essere sempre chiamati in servizio per addestramento, ed anche aggregati a reparti dell’Esercito di campagna.
Allo scoppio del conflitto, nel 1914, gruppi di volontari partirono per il fronte francese. Dopo l’entrata in guerra dell’Italia, volontari continuarono a presentarsi per un arruolamento anticipato rispetto alle chiamate delle liste di leva.
Massimo Ascoli

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Classi di leva
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Paolo Antolini, Le Classi di leva. © Museo Risorgimento Bologna | Certosa.