Reparti mitraglieri

Reparti mitraglieri

Scheda

Al momento dell'entrata in guerra del nostro Paese, era organicamente assegnata ad ogni battaglione di fanteria e bersaglieri una sezione mitragliatrici tipo Maxim modello 1911; in attesa di poter disporre della nuova Mitragliatrice Fiat mod. 1914, si provvide a distribuire le Maxim di scorta, integrate dalle sezioni di armi automatiche prelevate dai forti di terza linea, ad esempio quelli sul Tagliamento. In pratica il 24 maggio 1915, potevamo contare sulle mitragliatrici Maxim, le campali Perrino, le FIAT 1907 e le Gardner americane a manovella.
Questo modesto parco venne suddiviso in quattro armi per ogni battaglione di fanteria e sue specialità; inoltre si provvide alla costituzione e addestramento dei gruppi che dovevano poi impiegare in combattimento le suddette armi.
Durante il periodo della guerra si ebbero diversi “aggiustamenti” e nuove disposizioni furono emanante dal comando supremo, a seconda delle esigenze del momento ed anche dall'incremento di nuove armi tecnologicamente più avanzate; nel 1916 entrarono in linea le pistole mitragliatrici Fiat1915, distribuite nel numero di due armi ad ogni compagnia di fanteria. Si definì così una particolare caratteristica dei nostri nuovi battaglioni che doveva essere il rilevante numero di mitragliatrici con la specializzazione leggere e pesanti e con compiti ben distinti di offesa e difesa.
Per vari problemi (apparato produttivo antiquato, limitazioni finanziarie, miopia dello stato maggiore, lentezza dei comandi ad adeguare le tattiche prebelliche alla situazione concreta), i battaglioni italiani furono notevolmente meno dotati di armi automatiche rispetto a quelli tedeschi e inglesi, e insufficienti rispetto a quelli austriaci e francesi.
Solo ai primi del 1917 l'uso delle mitragliatrici italiane fu adeguato all’impiego in prima linea, le nuove tattiche dell’assalto prevedevano che le sezioni mitraglieri affiancassero la fanteria; tuttavia per rendere efficaci le nuove tattiche di guerra mancò il numero sufficiente di armi, infatti al massimo si arrivò ad averne 13 per battaglione. Gli effetti si videro a Caporetto, dove alcuni battaglioni d'élite tedeschi attaccarono muniti di ben 72 mitragliatrici leggere, e tutte le armi catturate dagli austriaci venivano immediatamente rimesse in funzione contro di noi.

Paolo Antolini

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Il mitragliere
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Numero unico in occasione del 2 anno della fondazione scuola mitraglieri.
Brescia, giugno 1918