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Pour le supreme effort

1918

Schede

Come tutti i paesi europei anche la Francia è ricorsa all’emissione di prestiti di guerra, ma nel 1918 la popolazione francese era oramai stremata e impoverita da una guerra che perdurava da 4 anni seminando devastazione in tutta l’Europa. 
Nonostante lo stato incentivasse la sottoscrizione con tassi di interesse sempre più alti, la propaganda ricopriva un imprescindibile ruolo motivazionale in un momento cruciale per le sorti del paese. È con una esortazione “all’ultimo sforzo” che Marcel Falter tenta di infervorare, per l’ennesima e ultima volta, gli animi patriottici nel compiere un ulteriore sacrificio economico al fine di finanziare l’industria bellica con un’immagine tanto feroce quanto efficace. Protagonista è un soldato francese che strangola senza alcuna pietà l’aquila imperiale prussiana mentre quest’ultima come estremo e vano tentativo di difesa prova a beccare le robuste mani che le stringono il collo.
 Nel complesso l’illustrazione prospetta un epilogo favorevole del conflitto ormai alle sue battute finali: sullo sfondo aleggiano fumi che si sollevano dalle macerie e i resti di un albero si stagliano in un paesaggio inesorabilmente disastrato dagli scontri armati. Ai piedi del soldato giace abbandonato un elmetto di un nemico abbattuto e la Germania, da temibile potenza belligerante, è ridotta a uno spaurito rapace rantolante. Presente sullo sfondo un cannone abbandonato, ormai inutilizzato, ha assolto al suo compito. In basso viene riportato a grossi caratteri lo sponsor della grande banca francese Société Générale.
 La rappresentazione è emblematica di quello stile che caratterizza la propaganda di guerra francese esprimendo, in più occasioni, una più schietta e disinvolta fierezza che amplifica l’impatto emotivo del messaggio e altre volte un’ingenua spontaneità nel maneggiare proclami assurdi e toni bruscamente enfatici.

Ornella Chillè