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Monumento Agostini

1923 | 1924

Schede

Mario Sarto (Codigoro, 1885 - Bologna, 1955), Monumento Agostini, 1923-1924. Nella seduta del 17 settembre 1923 la commissione edilizia del Comune di Bologna approvò il progetto per il “rivestimento in marmo” della tomba della famiglia Agostini che lo scultore Mario Sarto aveva presentato il 28 agosto precedente. Il caduto Gino Agostino, attorno alla cui memoria si struttura il monumento, rientrò a Bologna solamente nel mese di giugno dell’anno successivo, data che segna, probabilmente, il limite ante quem per la cronologia esecutiva del ritratto in bronzo. Quest’ultimo, scolpito ad altorilievo e posto all’interno di un incavo rotondo, presenta una soluzione analoga ad altri monumenti eseguiti dallo scultore negli anni Venti, tra cui la Tomba Lodi della Certosa di Ferrara, così come si accosta alla vicina Tomba Forni a Bologna, della quale non sono stati rintracciati documenti attribuiti. Il rilievo bronzeo, ornato con foglie di ginepro, costituisce una corona simbolica per il giovane caduto, a sua volta ritratto con l’immediato realismo adottato da Sarto negli anni Venti per la produzione delle opere belliche, sia per le tombe private delle Certose di Bologna e di Ferrara sia per i monumenti collettivi ai caduti eseguiti nei comuni ferraresi (Mario Sarto (1885-1955). Uno scultore codigorese fra Liberty e Novecento, a cura di Lucio Scardino, fotografie di Andrea Samaritani, Ferrara 2006). Allo stesso tempo, il capriccio fogliato della formella rievoca gli stilemi liberty che contrassegnarono le opere giovanili dello scultore.

Il monumento sepolcrale è costituito da una base marmorea sulla quale sono poste tre lapidi in marmo bianco, con iscrizioni incise e rubricate. In corrispondenza della parte inferiore della lapide centrale è collocata una luce votiva. Nella parte superiore, all’interno di una struttura mistilinea, sono ricavati gli alloggiamenti per le fioriere, al centro delle quali è fissato il rilievo in bronzo raffigurante il volto del caduto contornato da una corona di ginepro. Ai lati di questa struttura mistilinea, nella sezione prospiciente, sono collocati due vasi portafiori in bronzo.

Iscrizione Commemorativa: SOTTOTENENTE / GINO AGOSTINI / NATO L’8 SETTEMBRE 1898/ MORì SULLA VETTA DEL MONTE / NAKOBIL FACENDO ALLA PATRIA / EROICO SACRIFICIO DELLA SUA / FIORENTE GIOVINEZZA. IL 1° / SETTEMBRE 1917. / I GENITORI / INCONSOLABILI / DEPOSERO QUI / L’ADORATA SALMA. PREGANDONE / ALL’ANIMA. ETERNA PACE.

Testo tratto da 'Memorie della grande guerra: le tombe dei caduti nel cimitero monumentale della Certosa di Bologna', Minerva, 2007.