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Luigi Marchi

3 agosto 1886 - 10 giugno 1916

Scheda

MARCHI LUIGI di Vincenzo e di Amorati Enrica, nato a Castenaso il 3 agosto 1886 (immigrato da Castenaso il 14/11/1911), celibe, professione colono, residente a Trebbo di Reno, via Corticella n. 75, caporalmaggiore del 35° Reggimento Fanteria, 2^ compagnia (BRIGATA PISTOIA) – morto per ferite sabato 10 giugno 1916 presso la 20^ Sezione di sanità nel comune di Piovene in seguito a ferita d’arma da fuoco penetrante alla testa (Registro di stato civile presso la 20^ sezione di sanità, atto di morte pag. 9 n. 261 d’ordine), sepolto nel cimitero di Piovene; successivamente traslato presso il Sacrario di Schio, tomba 2116.
“Iniziatasi nel Trentino l’offensiva austriaca, la Brigata Pistoia viene chiamata in quella zona per concorrere ad arginare l’irruzione del nemico che, superate le nostre linee avanzate, minaccia d’irrompere nella pianura veneta; il 22 maggio 1916 la brigata inizia il trasferimento portandosi a Verona, il 26 raggiunge la destra dell’Astico; il 29 è nella zona di Thiene; il 2 giugno trovasi schierata a cavaliere dell’Astico, fra Rocchette e Caltrano, a sbarramento della valle, ed il 4 si sposta verso la linea Schiri-Monte Cengio, ove il nemico è penetrato, fin dalla sera precedente, nelle nostre posizioni.
Ivi, appena giunti, due battaglioni del 36° reggimento prendono parte al contrattacco, ma l’azione non ha completo successo e, soltanto il 9 giugno, la brigata con un nuovo attacco, riesce ad occupare Schiri ed a progredire sul margine est di Monte Cengio.
Nel contesto di queste azioni di contenimento e contrattacco viene ferito Luigi Marchi che successivamente muore presso la Sezione di Sanità di Piovene. (da Brigate di Fanteria – 2° vol.)
“L’Avvenire d’Italia” del 13 luglio 1916 riporta la notizia della morte di Marchi Luigi e di altri due compaesani: “E’ giunta la dolorosa notizia della morte in guerra di Marchi Luigi caporalmaggiore, Marino Guizzardi e del sottotenente rag. Roberto Ruggeri, segretario del Circolo Cattolico del Trebbo.
Erano tutti di buonissimi principi e di famiglie rispettabili. Alle singole famiglie e in specie alla famiglia Ruggeri e al Circolo del Trebbo le nostre sincere condoglianze”