Liceo Laura Bassi (1860 - 1918)

Liceo Laura Bassi (1860 - 1918)

Scheda

L’attuale Liceo “Laura Bassi” fu istituito il 25 gennaio 1860 come Scuola Normale Femminile per allieve maestre, a seguito di un Decreto del Governatore delle Regie Provincie dell’Emilia (Farini), poi ribadito il 31 luglio dello stesso anno da un Decreto a firma Vittorio Emanuele, che ne dispose l’entrata in vigore dall’anno scolastico 1860-1861. Il 1° gennaio 1861 la Scuola Normale iniziò le sue lezioni - con una sola classe di 28 alunne frequentanti, dai 15 ai 32 anni - nella sede di via Barberia n°22 (Casa Zambeccari), ma già all’inizio dell’anno scolastico 1861-1862 le lezioni si tenevano in un locale del Conservatorio dei SS. Gioachino ed Anna, ovvero dell’Istituto di Sant’Anna in via Sant’Isaia n°35, dove la scuola fu trasferita stabilmente dall’anno scolastico 1862-1863. È la stessa sede che occupa ancora oggi.In funzione della scuola, il 1° ottobre 1861 si aprì anche un convitto per le allieve maestre, che dal 1863 fu allogato negli stessi locali di via Sant’Isaia n°35.In origine il corso Normale era triennale, con esame d’ammissione, ma dal 1870 fu introdotto anche un corso preparatorio biennale, che dal 1889 divenne triennale e dal 1895 fu denominato “corso complementare”. Nel 1891 un Decreto Reale intitolò la scuola alla scienziata e docente bolognese Laura Bassi (1711-1778), nel cui magistero si riconobbe un modello da proporre alle alunne, che aspiravano a divenire a loro volta docenti. Senza mai mutare nome la Scuola Normale fu trasformata nel 1923 in Istituto Magistrale, e fino al secondo dopoguerra ospitò come nel passato corsi inferiori (quadriennali) e corsi superiori (triennali); infine nel 1999 divenne un Liceo, che oggi si articola in Liceo Linguistico, Liceo delle Scienze Umane, Liceo Economico Sociale e Liceo Musicale.

Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale la scuola annoverava 7 classi dei corsi Normali, per un totale di 236 allieve maestre, che crebbero poi fino alle 328 alunne in 10 classi nell’anno scolastico 1916/1917, e alle 340 alunne del 1917/1918, trentatre delle quali, peraltro, trasferitesi solo temporaneamente a Bologna dai territori conquistati dagli Austriaci o da quelli limitrofi dopo il disastro di Caporetto.Esclusivamente femminile, la R. Scuola Normale “Laura Bassi” non contribuì naturalmente allo sforzo bellico con i suoi studenti né con il suo personale, fatta eccezione per l’unico professore richiamato, il docente di Lettere Ezio Chiorboli. Ugualmente intenso fu però il contributo di insegnanti e alunne: la professoressa Gida Rossi, docente di Storia e Geografia, fu Ispettrice generale dell’Ufficio per Notizie alle famiglie dei Militari di terra e di mare, con compiti di coordinamento, collegamento e controllo degli uffici decentrati, per i quali alla fine della guerra fu insignita di medaglia d’oro; quanto alle alunne, esse si distinsero - oltre che nelle altre attività (contributi in denaro, sottoscrizioni…) in cui venne coinvolta l’intera società civile - sia nella collaborazione volontaria allo stesso Ufficio Notizie, che valse alla scuola la medaglia di bronzo, sia nel confezionamento di scaldarancio e soprattutto di migliaia di capi di vestiario per i militari al fronte e, dopo Caporetto, per le famiglie rurali, sia nell’attività spontanea prestata per la cura e l’abbellimento delle tombe dei militari alla Certosa, sia infine – più indirettamente ma non meno dolorosamente - nel sacrificio di almeno 18 dei loro giovani fratelli, caduti al fronte.Nell’immediato dopoguerra, inoltre, un’altra insegnante, Ida Folli, che insieme alla sorella Teresa – responsabile del reparto telegrammi presso l’Ufficio Notizie - aveva tenuto per tutto il conflitto una fitta corrispondenza con militari al fronte (ora al Museo civico del Risorgimento), realizzò nell’aula di Disegno della scuola un “Pantheon degli eroi”, componendo le immagini dei più celebri eroi e martiri irredentisti (Decio Raggi, Francesco Baracca, Nazario Sauro, Fabio Filzi, Damiano Chiesa), ottenute dalle famiglie, insieme alle fotografie dei parenti delle alunne morti in guerra.

Maria Giovanna Bertani

Attraverso questo link del sito del Liceo Fermi di Bologna, si può ascoltare una intervista radiofonica a Lucia Gaudenzi sull'Ufficio Notizie registrata in data 7 novembre 2014. Tra i caduti bolognesi della Grande Guerra sono stati identificati anche familiari delle alunne del Liceo Laura Bassi. L'elenco che segue è stato ricostruito in base ai documenti interni della scuola:BERNAGOZZI CESARE – Fratello di Maria Bernagozzi, in II A nel 1914-15; BIAGI UMBERTO - Fratello di Maria Biagi, in I A nel 1917-18; BIANCHI GIOVANNI - Fratello di Elisabetta Bianchi, in I A nel 1916-17; BIANCHI ELISEO - Fratello di Egle Bianchi, in I A nel 1917-18; CAMURRI ALDO – Fratello di Bice Camurri, in I A nel 1914-15; CESARI FILIPPO - Fratello di Maria Cesari in II A nel 1914-15; COSTA ALBERTO - Fratello di Ida Costa, in I C nel 1914-15; CREMONINI IVO - Fratello di Erminia Cremonini, in III A nel 1914-15; DE ROSSI MARIO - Fratello di Ada De Rossi, in II A nel 1914-15; MUSSOLON MARIO - Fratello di Aurelia Mussolon, in I C nel 1914-15; MUZZARELLI STANISLAO - Fratello di Anna Muzzarelli, in I B nel 1914-15; PACINI MARIO - Fratello di Angelina Pacini, in I B nel 1916-17; PIFFERI GUIDO - Fratello di Livia Pifferi, in I C nel 1916-17; QUADRI ARTURO - Fratello di Clara Quadri, in I C nel 1917-18; SACCHETTI ERNESTO - Fratello di Maria Sacchetti, in I C nel 1916-17; STEFANINI NANNI RENATO - Fratello di Maria Stefanini Nanni, in I C nel 1917-18; STOPPANI EDOARDO - Fratello di Erminia Stoppani, in I D nel 1915-16; VENTURA NATALE - Fratello di Anita Ventura, in I C nel 1917-18



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La propaganda, il ruolo delle donne e l'Ufficio Notizie
La propaganda, il ruolo delle donne e l'Ufficio Notizie

tratto dal film documentario "la Città Rossa nella Grande Guerra" di Alessandro Cavazza e Lorenzo K. Stanzani. 

L'inchiostro e la voce
L'inchiostro e la voce

L'inchiostro e la voce - Ascoltare la Grande Guerra attraverso le lettere. Realizzato dalla Scuola "Laura Bassi" di Bologna, classe 2E - 2012-2013.

Documenti
Collaboratrici e collaboratori
Tipo: PDF Dimensione: 2.50 Mb

Ufficio per notizie alle famiglie dei militari di terra e di mare: opuscolo con gli elenchi delle principali collaboratrici e dei collaboratori delle sedi bolognesi, edito dopo la fine della guerra (1920 ca.)

Legami di carta
Tipo: PDF Dimensione: 15.76 Mb

Legami di carta. Soldati in trincea, alunne tra i banchi: intersezioni tra archivi della Grande Guerra. A cura di Maria G. Bertani, con contributi di M. Giovanna Bertani, S. Corradini, M. Gavelli, O. Sangiorgi, P.a Tranchina e degli alunni della sezione E 2012-2013 del Liceo “Laura Bassi” di Bologna

Donne nella Guerra (Le)
Tipo: PDF Dimensione: 130.43 Kb

Testo tratto da: Gida Rossi, Da ieri a oggi: (le memorie di una vecchia zitella), Cappelli, Bologna, 1934. Trascrizione a cura di Lorena Barchetti

Lavoro femminile (Il)
Tipo: PDF Dimensione: 422.49 Kb

Elisa Erioli, Il lavoro femminile durante la Grande Guerra.

Sistema scolastico (Il)
Tipo: PDF Dimensione: 192.98 Kb

Mirtide Gavelli, Il sistema scolastico a Bologna | 1900-1918.

Ufficio notizie (L')
Tipo: PDF Dimensione: 433.97 Kb

Elisa Erioli, l'Ufficio per notizie alle famiglie dei militari, 1915-1919.

Portici di Bologna (I)
Tipo: PDF Dimensione: 462.68 Kb

I portici rendono la città felsinea unica al mondo. Giochi di luci, prospettive architettoniche, colonne e capitelli sempre diversi regalano immagini affascinanti e insolite.

Lettura (La)
Tipo: PDF Dimensione: 13.35 Mb

Articoli di argomento vario: Touring Club, esplorazioni, cultura funeraria, criminologia e brigantaggio, miniere di zolfo, fusione delle campane, eloquenza, pedagogia, scultura. Estratti dal periodico 'La Lettura - rivista mensile del Corriere della Sera', Milano, 1905/1906

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