Francia. Il II° Corpo d'armata italiano alla fronte francese, Bligny, 23 giugno - 3 luglio 1918

Francia. Il II° Corpo d'armata italiano alla fronte francese, Bligny, 23 giugno - 3 luglio 1918

Scheda

Il primo attacco tedesco del 1918 fu portato contro il tratto di fronte tenuto da truppe inglesi tra Arras e S.Quentin, nel tentativo di creare una frattura per separare inglesi dai francesi. La violenza dell’attacco sgomentò i difensori che si ritirarono per diversi chilometri, a chiudere la falla furono portate in linea 38 divisioni di fanteria e 6 di cavalleria francesi. Il 5 aprile l’attacco fu sospeso, le truppe tedesche erano però arrivate sino alla Somme. Il 9 aprile iniziò un altro attacco, sempre contro gli inglesi, lungo il corso del fiume Lys; gli iniziali successi furono seguiti da un rallentamento della avanzata per le difficoltà del terreno che fiaccarono la fanteria tedesca e immobilizzarono i grandi calibri della artiglieria; l’attacco fu sospeso a fine aprile. Il 29 maggio riprendeva la battaglia, questa volta i tedeschi lanciarono la fanteria contro lo Chemin des Dames in direzione di Parigi, tra Soissons e Reims. La sorpresa fu totale: i francesi si aspettavano l’attacco molto più a nord, giudicando il tratto di fronte dello Chemin des Dames imprendibile. Il saliente creato dallo sfondamento tedesco raggiunse e superò l’Aisne, stabilendo la nuova linea del fronte fra Chateau Thierry e Dormans. Ma l’offensiva tedesca dopo alcuni inutili tentativi in direzione di Parigi, si arrestò il 12 giugno contro la disperata resistenza francese. Tuttavia la spinta propulsiva del nemico non si era ancora esaurita, venne imbastita una nuova offensiva allo scopo di conquistare la città di Reims. A fine giugno il Comando francese iniziò a sua volta a preparare la controffensiva verso il suo fianco più scoperto, cioè Soissons. Perciò mentre da una parte i tedeschi preparavano la loro offensiva su Reims, dall’altra il generale Foch ordinò la ripesa dell’offensiva francese per i primi di settembre.

La montagna di Bligny. 23 giugno - 3 luglio 1918 – le posizioni affidate alle truppe italiane del II° Corpo d’armata, erano quelle dove inglesi e francesi avevano bloccato l’avanzata tedesca del 12 giugno, non erano tatticamente le migliori per sostenere un nuovo urto. Inoltre per la stanchezza dei combattenti, non si era riusciti neppure a costruire una valida linea di trincee e altre difese passive, il primo ordine del Comando italiano fu perciò di costruire una solida linea di difesa. Il più importante rilievo topografico nel settore italiano era la cosiddetta “montagna di Bligny”, una collina alta solo 197mt. che sovrastava le linee tedesche situate a circa 100 mt di distanza, la sua difesa fu affidata alla nostra 8° divisione. La notte del 23 giugno la collina venne attaccata dal nemico; dopo aver scatenato un violento tiro d’artiglieria a tergo delle posizioni tenute dalla Brigata Alpi(51°- 52° regg. Fanteria), una colonna nemica mosse all’attacco con l’impiego di mitragliatrici leggere e lancio di bombe a mano. La 7° compagnia del 51° fanteria, già provata dal pesante bombardamento, ripiegò sotto l’urto lasciando ai tedeschi la sella tra Bligny e il Bois des Eclisses; alle prime luci del giorno i superstiti e reparti del 52° fanteria contrattaccarono con successo, riprendendo quasi tutte le posizioni perdute; tuttavia i tedeschi mantennero piccoli nuclei di fanteria negli imbuti di granata a ridosso delle posizioni italiane. La notte del 24 nuovo attacco nemico con forze superiori su due obiettivi per dividere le truppe di riserva: una colonna tedesca puntò sul Bois des Eclisses e una sulla collina di Bligny. Grazie ad una ben coordinata azione di contenimento tra artiglieria e fanteria, entrambe le minacce vennero sventate, la Brigata Alpi e i reparti di Arditi ebbero 16 ufficiali e 376 soldati fuori combattimento. Nei giorni successivi pattuglie italiane operarono per eliminare i nuclei di fanteria tedesca ancora in posizione ravvicinata, subendo però l’atteggiamento aggressivo del nemico che si esplicò con frequenti azioni di pattuglie e raffiche di artiglieria. Il giorno 29 giugno ai tedeschi riuscì un colpo di mano con la conquista di una serie di posizioni sulla montagna di Bligny. Il 3 luglio reparti italiani della Brig. Alpi contrattaccarono riuscendo in un primo momento a riprendere tutto il terreno perduto, il successivo ritorno in forze del nemico riportò le posizioni dove erano la sera del 29 giugno. Il 4 luglio si spegnevano i combattimenti attorno a Bligny, il Comando generale francese ordinò al II° Corpo italiano di sistemarsi a difesa in vista di un grande attacco tedesco che il servizio informazioni dava ormai per certo. Il 9 luglio si ebbero altre notizie dei preparativi del nemico: il nuovo attacco si sarebbe sferrato a metà mese contro Reims. Il piano alleato per la battaglia difensiva portò in prima linea 6 divisioni, tra cui 2 erano italiane, la 3° e 8°, proprio nel settore più delicato attorno a Reims.

Paolo Antolini

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Pagina di storia da ricordare (Una)
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A. Alemanni, Una pagina di storia da ricordare - dalle memorie dello Stato Maggiore del 2° Corpo d'Armata Italiano in Francia. Estratto da "La Lettura - rivista mensile del Corriere della Sera", Milano, 1923.

Bibliografia
L'esercito italiano nella grande guerra (1915-1918): Le operazioni fuori del territorio nazionale , Tomo 2°: Soldati italiani in Terra di Francia,
Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico
1951 Roma Istituto Poligrafico dello Stato
Le truppe italiane in Francia: il 2. Corpo d'Armata - le T.A.I.F.
Mario Caracciolo
1929 Milano A. Mondadori