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Fontanelice, (BO)

1796 | 1918

Insediamento

Schede

Lungo il corso del fiume Santerno, a non molta distanza da Imola, sorge il comune di Fontanelice. La sua storia è legata storicamente alla famiglia Alidosi; fu poi parte dello Stato Pontificio che la inserì nella Legazione di Ravenna. Solo dopo l'ingresso nel Regno d'Italia, nel 1884, passò alla provincia di Bologna. Si chiamava semplicemente Fontana fino al 1911, quando lo mutò in quello attuale per Regio Decreto. Paese a vocazione agricola, stentò a modernizzarsi, anche a causa della presenza sul territoriodi proprietà fondiarie molto frammentate che impedirono la sperimentazione su larga scala di nuovi metodi agricoli. La scuola era piccola e poco frequentata: nel 1896 su 143 iscritti solo 88 si presentarono in classe e solo 53 di questi furono promossi. Negli anni successivi furono progettati ampliamenti ed ammodernamenti degli edifici scolastici, bloccati dallo scoppio della Grande Guerra. In campo sanitario nel 1895 Fontanelice disponeva di un medico chirurgo, due levatrici, un farmacista, un dentista e un veterinario, oltre ad altri due assistenti medici generici; il principale luogo di cura era l’Ospedale di Sant’Antonio, gestito dalla Congregazione di Carità sin dal 1863. L’inizio del nuovo secolo vide la fondazione della Cassa Rurale di prestiti di Santa Martina in Fontana Elice , sorta nel 1901, di ispirazione cattolica e dell’Associazione Cooperativa dei lavoratori di Fontana Elice, fondata nel 1898, di area socialista. I caduti di Fontanelice nella Grande Guerra furono 59, 13 dei quali lasciarono orfani.

Il Comune viene così descritto nel volume "Provincia di Bologna", collana "Geografia dell'Italia", Torino, Unione tipografico editrice, 1900: "FONTANA ELICE (2078 ab.). – Questo Comune, già appartenente alla provincia di Ravenna (circondario di Faenza), fu – con legge del 3 giugno 1884 – aggregato alla provincia di Bologna, circondario d’Imola, di cui siede a mezzogiorno, sulla sponda destra del Santerno e sulla strada provinciale che da Imola per Fiorenzuola mette a Firenze. – Fontana Elice (165 m. sul mare e 17 chilometri da Imola), capoluogo del Comune, alquanto frazionato, è un discreto borgo non privo di edifizii moderni e d’aspetto civile, ma senza speciali caratteristiche. Ha una notevole chiesa parrocchiale moderna ed ina chiesa comunale più vasta del 1400. Il territorio, assai fertile, produce cereali, frutta, viti, foraggi e legumi. Vi si alleva bestiame da stalla e da cortile ed assai praticata in tutto il Comune è l’industria della lavorazione della canapa, esercitata soprattutto dalle donne. CENNO STORICO. – E’ luogo antichissimo e castello munito già di mura e di torri da Marzio Coralto, al quale è attribuita la fondazione del paese, avendo ricevuto in dono da Narsete quel territorio. La storia di Fontana, della quale fu scritto da Antonio Vezi un copioso sommario, si collega indissolubilmente a quella di Imola, gli avvenimenti imolesi trovando continue rispondenze nelle vicende del castello di Fontana. Di questo luogo tentarono più volte d’impadronirsi i Fiorentini, allorchè agognavano stendere il loro dominio anche sul versante settentrionale dell’Apennino ed in Romagna. Il paese di Fontana subì varie infeudazioni, tra cui al cardinale San Carlo Borromeo, al duca di Altemps ad al marchese Spada di Roma. Nel principio del nostro secolo Napoleone la eresse in cantone con larga giurisdizione sui paesi contermini di Castel del Rio, Sassoleone, Casal Fiumanese, Casola, Tossignano, Riolo; e durante l’imperversare del brigantaggio in Romagna, o per meglio dire nell’Apennino romagnolo e toscano, fu notevole la lotta sostenuta a più riprese dai comunisti di Fontana e di Tossignano contro le bande brigantesche per la difesa dei loro territori e dei loro averi. UOMINI ILLUSTRI. – Diede i natali nel 1829 a Giuseppe Mengoni, architetto celeberrimo della Cassa di risparmio di Bologna e della Galleria Vittorio Emanuele di Milano." (Trascrizione a cura di Lorena Barchetti).

Bibliografia: Cesare Quinto Vivoli, Storia di Fontanelice. Un paese della Vallata del Santerno (1815-1915), Fontanelice, Comune, 1997