Folli Ida

Folli Ida

2 Maggio 1863 - 22 Settembre 1936

Note sintetiche

Occupazione: Insegnante

Scheda

La famiglia Folli si trasferisce a Bologna da Livorno nell’ottobre 1914 , verosimilmente proprio a seguito di Ida, che in quell’anno inizia ad insegnare alla R. Scuola normale “Laura Bassi”, e prende alloggio al numero 22/bis di via Barberia, a pochi passi dalla sede della scuola.
Il nucleo si compone del padre Giovanni, settantottenne, impiegato statale a riposo, della madre Penelope, casalinga, di cinque anni più giovane del marito, e di due figlie: Teresa detta Tina, la maggiore, che nel 1914 ha cinquantatre anni ed è casalinga, e appunto Ida, cinquantunenne.
Ida, insegnante severa, come documentato dagli esiti scolastici delle alunne, ma anche innovativa e appassionata, viene così descritta da un suo giovane corrispondente livornese, Cafiero Filippelli: La Sig.na Ida che fa nella Scuola? Immagino che vi abbia portato un po’ del nostro libeccio per spazzare nella scuola tutto ciò che è troppo scolastico e morboso, sostituendo, come qua fece, cose armoniose e veramente artistiche.
La sorella Teresa, invece, fin dall’inizio del conflitto bellico presta la sua opera, praticamente quotidiana, presso l’Ufficio per notizie alle famiglie dei militari di terra e di mare, dove è responsabile del reparto telegrammi.
Due donne che, infaticabilmente, per tutta la durata della guerra, tennero – Teresa in particolare – una serrata corrispondenza con almeno una trentina di soldati, li confortarono e fecero loro sentire, seppure a distanza, il calore del loro affetto e della loro sollecitudine, scrissero alle loro famiglie, a volte per condividere il sollievo per una buona notizia, altre volte per comunicarne, con compassione, una cattiva; di due “zitelle” ardenti di un amor di patria che non si espresse in sospiri, ma in fattivo sostegno a molte persone.
Di questo carteggio il Museo civico del Risorgimento conserva circa centocinquanta lettere e cartoline, inviate alla famiglia Folli tra il 1915 e i primi del 1919 direttamente dalla zona di guerra o comunque da militari o da loro congiunti.

Note

I dati sono tratti dall’Anagrafe del Comune di Bologna. 
La famiglia risulta immigrata il 31 ottobre 1914 ed essere così composta: 
Folli Giovanni (impiegato) - nato a Sesto d'Imola in data 12/02/1836 – (Impiegato Statale), deceduto il 01/08/1923 a Bologna; 
Barbetti Penelope (lavori domestici) - nata a Russi nel 1841 – moglie, deceduta il 29/06/1925 a Bologna; 
Folli Teresa (lavori domestici) - nata il .../10/1861 a Traversana – figlia, nubile, deceduta il 25/05/1934 a Bologna; 
Folli Ida (insegnante) - nata il 02/05/1863 a Traversana – figlia, nubile, deceduta il 22/09/1936 a Bologna.

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La propaganda, il ruolo delle donne e l'Ufficio Notizie
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tratto dal film documentario "la Città Rossa nella Grande Guerra" di Alessandro Cavazza e Lorenzo K. Stanzani. 

L'inchiostro e la voce
L'inchiostro e la voce

L'inchiostro e la voce - Ascoltare la Grande Guerra attraverso le lettere. Realizzato dalla Scuola "Laura Bassi" di Bologna, classe 2E - 2012-2013.

L'Ufficio per notizie alle famiglie dei militari
L'Ufficio per notizie alle famiglie dei militari

Intervista a Lucia Gaudenzi su Radio Tau, 7 novembre 2014.

Documenti
Ufficio notizie (L')
Tipo: PDF Dimensione: 433.97 Kb

Elisa Erioli, l'Ufficio per notizie alle famiglie dei militari, 1915-1919.

Legami di carta
Tipo: PDF Dimensione: 15.76 Mb

Legami di carta. Soldati in trincea, alunne tra i banchi: intersezioni tra archivi della Grande Guerra. A cura di Maria G. Bertani, con contributi di M. Giovanna Bertani, S. Corradini, M. Gavelli, O. Sangiorgi, P.a Tranchina e degli alunni della sezione E 2012-2013 del Liceo “Laura Bassi” di Bologna

Donne e la guerra (Le)
Tipo: PDF Dimensione: 5.18 Mb

Piero Barbera, Le donne e la guerra. Tipografia Barbera, Firenze, 1916.

Collaboratrici e collaboratori
Tipo: PDF Dimensione: 2.50 Mb

Ufficio per notizie alle famiglie dei militari di terra e di mare: opuscolo con gli elenchi delle principali collaboratrici e dei collaboratori delle sedi bolognesi, edito dopo la fine della guerra (1920 ca.)