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Fanteria - 51° e 52° reggimento, brigata Alpi

Schede

Sede dei reggimenti in tempo di pace: 51° Perugia, 52° Spoleto
Distretti di reclutamento: Castrovillari, Catania, Milano, Mondovì, Novara, Padova, Siena, Siracusa, Venezia.

Anno 1915
Il 23 maggio la brigata è schierata verso il confine nell’alto Cordevole, alle dipendenze della 18° divisione. Dichiarata la guerra ha inizio l’investimento delle difese avversarie nel settore colle di Santa Lucia – Col di Lasté. Nelle prime settimane si limita a lavori di rafforzamento delle posizioni raggiunte, mandando pattuglie in ricognizione nel tratto Belvedere del Pordoi –Col di Lana.
L’attacco viene sferrato tra il 7 ed il 20 di luglio contro il Col di Lana; la notte del 19 le ondate del 52° fanteria travolgono gli avamposti austriaci e penetrano in profondità lungo il costone Agai, ma una tempesta di fuoco ferma i reparti e li costringe a ripiegare, per le perdite subite la brigata viene spostata nel settore passo Fedaia – col Toront. Solo ad ottobre riprendono le operazioni contro il Col di Lana, e la Alpi vi partecipa coadiuvando nell’attacco la brigata Calabria. Il sopraggiungere dell’inverno costringe gli opposti schieramenti a ridurre al minimo le operazioni di guerra.

Anno 1916
Durante l’inverno le truppe debbono lottare principalmente contro il pericolo delle valanghe, una di queste il 9 marzo travolge nei loro baraccamenti alcuni reparti, causando la morte di 13 ufficiali e 148 soldati. Nella notte sul 22 marzo, un battaglione del 52° fanteria, vincendo un ripido pendio gelato, assalta e conquista una linea nemica avanzata sulla destra del Cordevole, lungo il tratto Col di Mesara – Crepa Rossa.
Da aprile a luglio viene effettuata una serie di piccole azioni per migliorare l’occupazione della Marmolada verso forcella Serauta, alla quota 3065.
Il secondo anno di guerra termina senza altri particolari avvenimenti.

Anno 1917
Sia l’inverno che la primavera vengono trascorsi nelle medesime posizioni che la brigata occupa dal maggio 1915, a metà settembre la operazioni di guerra assumono un andamento più deciso, vengono conquistate altre posizioni nella regione della forcella Serauta grazie alla 14° compagnia del 52° fanteria. Ad ottobre, le posizioni tenute dalla Alpi, causa lo sfondamento operato dagli austro tedeschi a Caporetto, sono attaccate con violenza; i reparti in linea resistono e respingono l’avversario, ma la profonda inflessione del fronte dell’Isonzo che sta ripiegando verso il Piave, obbliga tutta la IV° armata a ripiegare sul Grappa.
Il 51° reggimento viene lasciato di retroguardia, ordine che assolve con onore impegnando il nemico sino al 10 novembre, prima di raggiungere gli altri reparti sulla destra del Piave tra Vidor e le Grave di Ciano. Sino a fine anno la Alpi si oppone con energia alle puntate offensive avversarie che tentano di creare una testa di ponte sulla sponda italiana.

Anno 1918
Compiuto un periodo di riposo a Bassano, poi ancora un turno di trincea sul Tomba e Monfenera, la Alpi parte per il fronte occidentale, nelle fila della 8°divisione del II° corpo d’armata.
Giunta in Francia, il 25 aprile la brigata si riunisce nel campo trincerato di S.Ouen, dove rimane sino al 24 maggio; passata poi ad occupare un tratto di fronte nel settore di Bligny, subisce pesanti attacchi germanici, portati con violentissima preparazione d’artiglieria.
La notte del 23 giugno i tedeschi riescono a sorprendere reparti del 51° fanteria sul costone del colle di Bligny, costringendoli a ripiegare sino alle linee arretrate; per fermare la minaccia accorrono atri battaglioni del 51° e 52° reggimento, che contrattaccano alla baionetta.
Dopo ore di duri combattimenti, vengono riprese gran parte delle trincee perdute.
La notte successiva nuovo attacco germanico, questa volta la penetrazione è modesta e nei giorni 25 e 26 giugno truppe italiane riprendono possesso di tutta la linea abbandonata, compreso i posti di vedetta avanzati.
Il 15 luglio, 10 minuti dopo la mezzanotte, artiglierie tedesche di ogni calibro aprono un fuoco di distruzione sull’intera fronte della Alpi, alcune ore dopo folte colonne di fanteria passano all’attacco: il capo saldo di Bois des Eclisses viene travolto, i superstiti retrocedono sino al Bois de Courton dove attendono il nemico avanzante.
Il 19 luglio la brigata ridotta ormai ai minimi termini, viene sostituita in linea e può scendere a riposo a Diampevel.
Il 16 settembre dà il cambio alla 153° brigata nord americana nel settore di Vauxcère, a sud dell’ Aisne. Il 9 ottobre, la Alpi supera il canale laterale dell’Aisne ed inizia a premere sulle truppe tedesche che si stanno ritirando verso la “Hundig stellung”, una potente linea difensiva da tempo apprestata.
La notte del 5 novembre la brigata Alpi occupa in alcuni punti le difese tedesche più avanzate, ma deve sostare sotto il fuoco di numerose batterie e mitragliatrici; il 6 i tedeschi riprendono il ripiegamento, il giorno 11 novembre la Alpi si trova a Rozoy quando alle ore 11 entra in vigore l’armistizio.

Paolo Antolini.