Fanteria - 277°, 278 e 279° reggimento, brigata Vicenza

Scheda

Costituita nel luglio 1917 con elementi del 25°, 31°, 32°, 33°, 43°, 44°, 65° e 74° RF.

Anno 1917

A partire dalla metà di luglio si concentrano nella zona di Pradamano (Udine) i reparti destinati alla formazione di questa nuova Brigata: posta alle dipendenze della 66a divisione, il reparto – dapprima denominato “E” – assume il nome definitivo di “Vicenza”. Dopo un periodo di esercitazioni, i reggimenti vengono così disposti in attesa del loro impiego durante i combattimenti dell'Undicesima battaglia dell'Isonzo (17-31 agosto): il 21 agosto il 277° RF è a disposizione della 60a divisione, il 278° raggiunge il Vallone cosiddetto “Kotec-Potok” mentre il 279° si disloca nel settore di Pečno (presso Canale d'Isonzo, sl. Kanal ob Soči). Il giorno 22 il 279° RF, passando sotto il comando della 47a divisione, viene messo alle dipendenze della Brigata “Elba” (261°-262°), in previsione di un attacco al Monte Jelenik: questo, partito dal Monte Cucco (sl. Kuk), giunge a buon fine con la presa di due linee di trincee nemiche, tre cannoni e la cattura di 500 prigionieri. Il giorno 24 la “Vicenza”, a partire dalle pendici dei Monti Cucco e Jelenik, avanza verso i boschi del Monte Oscedrik: i reggimenti, variamente impegnati, saggiano quasi ovunque la tenace resistenza nemica.

Ai primi di settembre la Brigata viene retrocessa nelle retrovie per un periodo di riposo e di riorganizzazione, ma l'offensiva austro-tedesca del 24 ottobre comporta il suo urgente rientro in prima linea. L'intera “Vicenza” viene così dislocata nel settore delle Valli del fiume Natisone compreso tra Stupizza e Brischis (Udine). Dopo una strenua resistenza, durata fino al pomeriggio del giorno 27, la Brigata è costretta a cominciare il suo ripiegamento. Nella notte fra il 29 ed il 30 ottobre i reparti oltrepassano il fiume Tagliamento all'altezza del ponte di Pinzano (Pordenone), mentre il 1° novembre sono costretti a dividersi per l'ulteriore precipitare degli eventi: il 277° RF raggiunge Barbeano (Pordenone) dove – sotto il comando della “Lazio” (131°-132° RF) – protegge la ritirata del VII Corpo d'Armata, mentre il 278° e 279° RF si rafforzano sulla riva destra del fiume Monticano. Fra l'8 ed il 10 novembre i reparti giungono a Scorzé (Venezia), dove il giorno 12 viene disciolto il 279° RF. Dopo numerosi altri spostamenti, la “Vicenza” si accantona nel bresciano, fra i comuni di Rezzato e Gavardo (26a divisione), per un periodo di intensa riorganizzazione.

Anno 1918

Nel febbraio la Brigata viene trasferita sul Lago di Garda, presso Rivoltella (Brescia), mentre all'inizio di aprile i reggimenti vengono dislocati nel Veronese, rispettivamente ad Oliosi (il 277°) e Salionze (il 278°). Alla fine del mese la “Vicenza” rientra in prima linea sul fronte alpino, nel settore di Brentonico (Trento): qui l'evento più significativo si consuma nella notte del 21 maggio, quando il nemico bombarda violentemente le posizioni del 277° RF, che però in ultima istanza riesce a rintuzzare l'offensiva austro-tedesca.

Ai primi di ottobre la “Vicenza” sostituisce la Legione cecoslovacca sulle posizioni del Monte Altissimo di Nago (Prealpi Gardesane Orientali). Il 2 novembre la Brigata si concentra nella zona compresa fra Brentonico e Prada (Trento) in qualità di rincalzo della “Pistoia” (35°-36° RF). Il giorno 4 si sposta poco più a Nord, fra Romagnano e Aldeno (sempre in provincia di Trento) dove i soldati vengono raggiunti dalla notizia della firma dell'armistizio.

Andrea Spicciarelli

FONTE: Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Vol. VIII, Roma, Libreria dello Stato 1929, pp. 241-255.

Leggi tutto

Eventi

Persone

Documenti
Brigata Vicenza - 277°, 278 e 279° Fanteria
Tipo: PDF Dimensione: 397.13 Kb

Ministero della guerra, Stato maggiore centrale, Ufficio storico,
Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918,
Roma, Libreria dello Stato, 1924-1929
8 volumi