Fanteria - 229° e 230° reggimento, brigata Campobasso

Scheda

Costituita nel maggio 1916 con battaglioni del 35° e 36° Fanteria.

Anno 1916
La Brigata, costituita alla fine del maggio 1916, dopo un periodo di esercitazioni raggiunge, nella prima metà di luglio, San Pietro al Natisone (nell'Udinese). Iniziata la battaglia per Gorizia (VI battaglia dell'Isonzo) gli uomini della “Campobasso” sono dislocati – al 9 agosto – a Rio Molino, sulle pendici occidentali del Monte Sabotino. Passata alle dipendenze della 45a divisione, alla truppa viene assegnato come obbiettivo la conquista dapprima di quota 227, quindi del costone che da quota 343 scende fino a quota 59 verso il fiume. La Brigata inizia il giorno stesso il suo avvicinamento al letto dell'Isonzo, che passa: qui è però costretta a sostare durante la notte. Nonostante l'intenso tiro d'artiglieria nemico, gli uomini riescono a raggiungere i bersagli loro assegnati, giungendo l'11 al costone tra quota 280 e la selletta di Dol, mentre il giorno successivo il 230° tocca quota 59. Bloccatasi l'azione contro il Monte Santo, la “Campobasso” è costretta a ripiegare, collegandosi con reparti della “Pescara” che nel frattempo si erano attestati sulle pendici del Veliki Hrib (it. Col Grande, nei pressi del Monte San Gabriele). In questo frangente, la Brigata si trova a sostenere un violento fuoco avversario, che provoca gravi perdite al suo organico. Successivamente, è chiamata a lavori di rafforzamento e ad azioni di pattuglia, alternando i reparti tra il fronte e la seconda linea.
Nell'ottobre, i reggimenti della “Campobasso” estendono il fronte che sono chiamati a difendere tra le quote 412 e 535, che dal Monte Sabotino giunge fino alla riva destra dell'Isonzo: a difesa di queste posizioni la Brigata permane sino alla fine dell'anno.

Anno 1917
Fino al mese di maggio gli uomini della truppa si alternano con quelli della Brigata “Ionio” sul fronte antistante Santa Caterina (sl. Kekec / Sv. Katarina). I reggimenti, quindi, sono chiamati in azione in occasione della X battaglia dell'Isonzo (agli ordini della 10a divisione): alla Brigata è assegnato come compito l'occupazione del tratto compreso tra la Sella del Dol (sl. Preval) e Monte Santo. I primi attacchi non hanno successo, ed il 230° viene ritirato dalla prima linea per le gravi perdite subìte. Il 20 maggio viene nuovamente tentato un attacco verso Monte Santo: il 229° è impegnato a sostenere l'azione della Brigata “Palermo”, ma anche questa sortita non è coronata da alcun risultato. Il 29 il reggimento è infine inviato a riposo, e la “Campobasso” è riunita a Pubrida (a nord della confluenza tra i fiumi Torre e Natisone).
A giugno la Brigata è destinata all'Altipiano d'Asiago, che raggiunge nella prima metà del mese. Ad inizio luglio è chiamata in prima linea per sostituire la “Sassari” sulle pendici del Monte Zebio (agli ordini della 25a divisione).
Inviata a riposo tra la seconda parte di luglio e la metà di agosto, gli uomini della truppa ritornano operativi sul fronte isontino: il 24 agosto tutta la 25a divisione comincia il trasferimento verso la riva sinistra del fiume. A fine mese la Brigata è in linea nel settore Zagorie-Dol, operando alle dipendenze del comando della “Avellino”: le azioni perseguite, però, non si concretizzano.
All'inizio di settembre i reggimenti sono sostituiti in linea, portandosi nei pressi di Bodigoi per riposare e riordinarsi. Tornata operativa, la “Campobasso” riceve l'ordine di portarsi sull'Altipiano della Bainsizza: il 26 settembre sostituisce gli uomini della “Verona” nel settore di Volnik. Fino ai primi di ottobre sono tentate alcune sortite, tutte di nulla entità, prima che la truppa sia arretrata verso le pendici sudoccidentali del Monte Oscedrik. Pochi giorni dopo, l'11, i due reggimenti sono di nuovo in linea nella medesima zona del fronte.
Al lancio dell'offensiva austro-tedesca, le truppe reagiscono resistendo alla pressione nemica, anche se già nella notte del 24 la Brigata è costretta a ripiegare sulla linea Oscedrik-Slemo. Il giorno dopo gli uomini passano l'Isonzo, puntando dapprima verso Plava e quindi su Corno di Rosazzo. Divenuta retroguardia del XXII Corpo d'Armata assieme alla 10a divisione, la “Campobasso” passa il Tagliamento al ponte di Madrisio nella notte del 29, quindi il Piave il 4 novembre.
Il 21 novembre la Brigata è raccolta nella zona compresa tra Solesino e Vescovano (nel Padovano), dove il giorno successivo riceve l'ordine di scioglimento.

Andrea Spicciarelli

FONTE: Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Vol. VII, Roma, Libreria dello Stato 1928, pp. 199-204

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Brigata Campobasso - 229° e 230° Fanteria
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Ministero della guerra, Stato maggiore centrale, Ufficio storico,
Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918,
Roma, Libreria dello Stato, 1924-1929
8 volumi