Fanteria - 219° e 220° reggimento, brigata Sele

Scheda

Costituita nel marzo 1916 con elementi del 9°, 10°, 30°, 47°, 63° e 64° RF.

Anno 1916
Nel marzo i reggimenti partono dalle loro sedi del Sud Italia per giungere il giorno 23 sul Tagliamento, presso Provesano (Pordenone): qui la Brigata “Sele” viene formata e posta sotto il controllo della 17a divisione.

Fino al maggio i soldati sono impegnati in un periodo di istruzione: quindi, il giorno 16, la “Sele” viene chiamata in azione nel corso dell'offensiva austriaca in Trentino – la cosiddetta Strafexpedition (15 maggio – 27 giugno). Trasferitasi a Schio (Vicenza), la Brigata viene schierata sul fronte della Val Pòsina: la battaglia è dura, fatta di attacchi e contrattacchi. Il 9 giugno, per tentare di fermare il continuo trasferimento di forze austriache dalla Val Pòsina verso Asiago, alla “Sele” è affidato il compito di conquistare il Soglio della Rasta, missione che non ha esito positivo.

Tra il 20 ed il 24 giugno il comando di Brigata ed il 219° RF vengono inviati a riposo a Poleo (Vicenza), mentre il 220° rimane al fronte in località “Malga Campiglia”. Quando inizia la ritirata del nemico (26 giugno), il comando della “Sele” ed il 219° reggimento vengono trasferiti sul Pasubio, zona di competenza della 44a divisione. A disposizione della “Sele” sono posti i seguenti battaglioni alpini: “Fenestrelle Exille” (3° Rgt, permanente), “Monte Levanna” (4° Rgt, Milizia Mobile), “Monte Cervino” (4° Rgt, Milizia Mobile) e “Monte Suello” (5° Rgt, Milizia Mobile), tutti operanti nel settore compreso fra il Pasubio ed il torrente Pòsina.

L'intera Brigata è riunita il 5 luglio nelle retrovie, per un breve periodo di riposo. Quattro giorni dopo, il V Corpo d'Armata dà ordine alla “Sele” di occupare le posizioni che dominano il Passo della Borcola, il quale mette in comunicazione la Val Pòsina con la Val Terragnolo. La “Sele” ha ancora alle sue dipendenze i battaglioni alpini “Exilles”, “Monte Cervino” e “Monte Berico” (6° Rgt, Milizia Mobile). A scaglioni, la Brigata viene mandata a riposo a partire dal giorno 21, finché il 26 non è interamente riunita presso Poleo, alle dipendenze della 32a divisione.

Il 30 luglio la “Sele” passa al comando della 9a divisione. Trasferitisi a Velo d'Astico (Vicenza), all'inizio di agosto i reggimenti entrano in linea nel settore del Monte Cimone di Tonezza. Alle ore 6 del 23 settembre, quattro compagnie del 219° vengono annientate dallo scoppio di una mina austriaca posta sotto i trinceramenti di quota 1230 del Monte Cimone: i superstiti ammontano a soli 22 soldati e 2 ufficiali. Gli austriaci procedono così all'occupazione di quelle posizioni sconvolte. Subito il comando della Brigata dà ordine di lanciare un contrattacco, che si rivela però impossibile date le condizioni del terreno.

Nella seconda metà di ottobre la “Sele” è richiamata nelle retrovie, alternandosi con la Brigata “Novara” (153°-154° RF) fino alla fine dell'anno.

Anno 1917
Fino al mese di aprile la “Sele” si alterna con la “Novara” nelle consuete posizioni adiacenti il Monte Cimone. Tra il 9-10 ed il 25-26 maggio tutta la Brigata viene sostituita dal 20° Reggimento Bersaglieri: al pomeriggio del giorno 26 i reggimenti sono riuniti a Thiene (Vicenza), da dove partono l'indomani in direzione Santa Maria la Longa e Strassoldo (Udine). Messi a disposizione della 27a divisione, il 219° e 220° vengono accantonati a Clauiano e Trivigliano Udinese.

All'inizio di giugno la “Sele” fa ritorno al fronte alpino, ripartendo per Stoccareddo (Vicenza). Il 18 giugno è di nuovo in trincea ad Est delle pendici di Monte Longara. Questa posizione non è tenuta a lungo in quanto, dopo essere passata agli ordini della 27a divisione, la Brigata viene destinata in Vallarsa. Dopo un mese in prima linea la “Sele” retrocede il 25 luglio a Schio, dove rimane fino al 9 agosto, per ripartire quindi in ferrovia in direzione del fronte isontino, dove è in prima linea dal giorno 30.

Il 13 ottobre la “Sele” viene sostituita dalla Brigata “Ravenna” (37°-38° RF) riunendosi a Canale d'Isonzo (sl. Kanal ob Soči): i fanti avrebbero dovuto riprendere le loro posizioni il giorno 24, ma l'inizio dell'offensiva di Caporetto sospende le operazioni. Ripresentatisi in linea al fianco dei soldati della “Ravenna”, i reggimenti della “Sele” cercano di difendere le posizioni attorno a Koprivšče. L'ordine di ripiegare giunge il 25: l'indomani, i soldati arrivano a Plava (sl. Plave), dove passano l'Isonzo. Concentratisi il giorno successivo a Prepotto (Udine), dopo una faticosa marcia raggiungono il Torre nel pomeriggio, all'altezza di Pradamano (Udine). Qui le truppe si dispongono sulla riva destra del fiume, che difendono per tutta la giornata. La mattina del 28 la ritirata prosegue: i fanti giungono a Mortegliano (Udine), quindi l'indomani sono a Pasian Schiavonesco (oggi Basiliano, Udine), a sbarramento delle strade che provengono da Udine. Nel pomeriggio, passati alle dipendenze della 65a divisione, i reggimenti occupano la strada che congiunge Pozzuolo del Friuli a Carpeneto (Udine), per proteggere il comando del XXIV Corpo d'Armata che staziona nella stessa Pozzuolo. Le numerose infiltrazioni nemiche nelle linee italiane impongono di continuare il ripiegamento verso il Tagliamento, che viene attraversato il giorno 31 all'altezza di Madrisio (Udine). Ridotta a soli ottocento uomini, il 3 novembre la “Sele” è messa a disposizione del comando delle retroguardie. Passata sotto la 10a divisione, il giorno 21 giunge nella zona compresa fra Solesino e Vescovana (Padova): qui, il 22 novembre, la Brigata viene disciolta.

Andrea Spicciarelli

FONTE: Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Vol. VII, Roma, Libreria dello Stato 1928, pp. 121-144.

Leggi tutto

Eventi

Vedi anche

Persone

Documenti
Brigata Sele - 219° e 220° Fanteria
Tipo: PDF Dimensione: 759.09 Kb

Ministero della guerra, Stato maggiore centrale, Ufficio storico, Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Roma, Libreria dello Stato, 1924-1929, 8 volumi