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Fanteria - 147° e 148° reggimento, brigata Caltanissetta

Schede

Costituita il 1° marzo 1915 con elementi del 75° e 76° RF.

Anno 1915

Partita dalla Sicilia, il 9 giugno la “Caltanissetta” raggiunge Cussignacco (frazione di Udine) dove viene posta sotto il comando della 26a divisione, operante sul fronte isontino. Dopo alcuni spostamenti, all'inizio di agosto la Brigata giunge a Romans d'Isonzo (Gorizia) in qualità di riserva del XIV Corpo d'Armata. L'11 agosto raggiunge la prima linea schierando il 147° RF presso Bosco Cappuccio. Fino a settembre la “Caltanissetta” regge l'urto nemico, perdendo in un solo mese 1358 soldati e 29 ufficiali. Il giorno 18 i reggimenti vengono inviati nelle retrovie per il necessario riordino dei ranghi, che viene espletato a Versa (frazione di Romans d'Isonzo)
Alla fine di ottobre la Brigata è di nuovo chiamata all'azione nel più generale contesto della Terza battaglia dell'Isonzo (18 ottobre – 4 novembre): il 148° RF assume la difesa di Bosco Lancia, il 147° RF fa ritorno invece a Bosco Cappuccio. Fino al 2 novembre gli uomini combattono una lotta accanita, durante la quale «le posizioni avversarie sono più volte conquistate e perdute». Gli otto giorni sotto il fuoco nemico causano alla Brigata ingentissime perdite: 3946 soldati e 95 ufficiali.
Dopo un periodo di riposo trascorso sempre a Versa, alla fine di novembre la “Caltanissetta” passa agli ordini della 22a divisione, rientrando in prima linea in sostituzione della Brigata “Ferrara” (47°-48° RF). Questi reparti si alternano nuovamente alla metà di dicembre, quando il 147° e 148° RF arretrano fino al comune di Chiopris-Viscone (Udine) per un periodo di riposo.

Anno 1916

Nel febbraio la “Caltanissetta” ritorna in azione nel settore carnico, assumendo con il 147° RF la difesa del sottosettore compreso tra il fiume Fella e la Val d'Aupa (Alpi Carniche), controllato dalla 36a divisione, mentre il 148° è dislocato in Val Dogna (Alpi Giulie).
All'inizio di maggio la Brigata viene trasferita in un settore adiacente: il giorno 12 il 147° RF assume infatti la difesa dell'area compresa fra i comuni di Sutrio, Forni Avoltri e Cercivento (tutti in provincia di Udine), mentre il 148° è impegnato tra il Freikofel ed il Pal Piccolo (Alpi Carniche).
Dopo aver conseguito alcune vittorie ed aver corretto positivamente il fronte – in particolare con la presa della trincea detta “del Cocchiere” sul Freikofel – la Brigata nell'ottobre viene sostituita dalla “Regina” (9°-10° RF). Raggiunta Santa Maria la Longa, nella parte meridionale della provincia di Udine, i soldati sono trasferiti a Redipuglia – dove passano sotto il comando della 34a divisione – per rientrare infine in azione all'inizio di novembre. In questo torno di tempo la “Caltanissetta” sostituisce la “Catanzaro” (141°-142° RF) sul fronte di Novavilla (sl. Nova Vas, una frazione del comune sloveno di Merna-Castagnevizza, sl. Miren-Kostanjevica). I medesimi reparti alternano nuovamente le rispettive posizioni nel dicembre.

Anno 1917

Sostituiti in prima linea dalla “Salerno” (89°-90° RF) ai primi di gennaio, nella seconda metà del mese i reggimenti gemelli sono destinati alla difesa del Monte Mrzli, un'altura a Sud-Est di Caporetto. Fino all'agosto la Brigata è impegnata in attività di pattuglia e nel rafforzamento delle trincee. Con il 16 agosto cominciano le operazioni per l'imminente Battaglia della Bainsizza (Undicesima dell'Isonzo, 17-31 agosto). Attacchi e contrattacchi si susseguono fino al giorno 22, quando la “Caltanissetta”, decisamente provata (le perdite totali relative a questo solo impegno ammontano a 1100 soldati e 32 ufficiali), viene sostituita da alcuni reparti del 2° Reggimento Bersaglieri.
Ad inizio settembre il 147° e 148° RF sono di nuovo in prima linea a difesa del Mrzli Vrh, settore che è colpito in pieno dall'offensiva austro-tedesca dell'ottobre. La “Caltanissetta” resiste finché non viene sopraffatta dalle soverchianti forze nemiche: i reparti che non sono fatti prigionieri ripiegano verso il Piave. Le unità sopravvissute alla rotta si raccolgono nei pressi di Spessa (Pavia), dove la Brigata viene disciolta il 13 novembre.

Andrea Spicciarelli

FONTE: Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Vol. VI, Roma, Libreria dello Stato 1928, pp. 107-121.