Note sintetiche
Onorificenze
Medaglia d'Oro al Valor Militare
"Preposto con la sua compagnia d'alpini alla difesa di una testa di ponte di vitale interesse per le nostre truppe ripieganti, si votava con indomito ardimento a strenua, accanita lotta, riuscendo ad arrestare temporaneamente l'avversario soverchiale. Con un piccolo nucleo di generosi superstiti contrattaccava per ben tre volte un nemico grandemente superiore di forze e, nella impari lotta trovava morte gloriosa. Fulgido esempio di eroismo e di sentimento del dovere, spinto sino al consapevole sacrificio di se stesso"
Vidor, 10 novembre 1917Medaglia d'Oro al Valor Militare
"Preposto con la sua compagnia d'alpini alla difesa di una testa di ponte di vitale interesse per le nostre truppe ripieganti, si votava con indomito ardimento a strenua, accanita lotta, riuscendo ad arrestare temporaneamente l'avversario soverchiale. Con un piccolo nucleo di generosi superstiti contrattaccava per ben tre volte un nemico grandemente superiore di forze e, nella impari lotta trovava morto gloriosa. Fulgido esempio di eroismo e di sentimento del dovere, spinto sino al consapevole sacrificio di se stesso"
Vidor, 10 novembre 1917Medaglia di Bronzo al Valor Militare
"Si offriva volontariamente di comandare una pattuglia incaricata di prendere contatto col nemico e tagliare i reticolati, e assolveva il suo compito con coraggio e fermezza. Sprezzante del pericolo, più volte attraversava una zona battuta da fucileria e mitragliatrici per dare importanti informazioni sulle difese avversarie, finchè, ferito alla gamba destra, doveva abbandonare il posto. - Cucco di Pozze, 7-8 luglio 1916."
Scheda
Nato a Imola il 12 novembre 1895 da genitori piemontesi, Francesco e Giuseppina Briolo, frequentò la scuola militare di Modena e nel giugno del 1915 giunse in zona di guerra con il grado di sottotenente del primo reggimento degli alpini.
Ferito gravemente sull'altopiano di Asiago il 9 luglio 1916, fu decorato della medaglia di bronzo al valor militare. Dopo circa un anno di degenza negli ospedali militari di Brescia e di Genova, fu promosso capitano e tornò al fronte al comando della 221a compagnia. Morì sul campo a Vidor di Piave il 10 novembre 1917.
Fu insignito della medaglia d'oro al valore militare.
Il 4 novembre 2011 nel giardino intitolato a Stefanino Curti è stato collocato il monumento ai caduti della Guerra 1915-1918.