Cella Almo

Cella Almo

2 giugno 1897 - 12 novembre 1917

Note sintetiche

Causa della morte: Per ferite
Occupazione: Studente

Onorificenze

  • Medaglia d'Argento al Valor Militare
    Cella Almo, da Bologna, aspirante ufficiale 39° reggimento Artiglieria campale.
    Addetto ai pezzi mentre la batteria veniva fortemente controbattuta dal tiro di artiglieria avversaria, benché ferito alla testa e ad un braccio, rimaneva al proprio posto, incitando i serventi alla calma. Colpito di nuovo ed a morte ed avuto asportato un piede, mentre veniva allontanato dalla linea, aveva fino all'ultimo nobili parole di incitamento per i dipendenti.
    Malga Fassa - Altopiano di Asiago, 12 novembre 1917.

Scheda

Almo Cella, (Medaglia d'Argento), di Emilio, aspirante ufficiale nel 39° reggimento Artiglieria campale, nato a Bologna nel 2/6/1897, dimorante a Bologna, morto per ferite nell'ospedaletto da campo 156 il 12 novembre 1917, sepolto nel cimitero di Granezza. Studente. Celibe. Laureato ad honorem il 9/1/1918 in Giurisprudenza (Facoltà di Giurisprudenza). Iscritto al I anno di corso (1916-17). Motivazione della medaglia d'argento. "Addetto ai pezzi mentre la batteria veniva fortemente controbattuta dal tiro di artiglieria avversaria, benché ferito alla testa e ad un braccio, rimaneva al proprio posto, incitando i serventi alla calma. Colpito di nuovo ed a morte ed avuto asportato un piede, mentre veniva allontanato dalla linea, aveva fino all'ultimo nobili parole di incitamento per i dipendenti". Malga Fassa - Altopiano di Asiago, 12 novembre 1917. Almo Cella fu collaboratore dell'Ufficio Centrale per Notizie alle Famiglie dei Soldati di Terra e di Mare. Dopo la sua morte, fu assegnato alla famiglia un attestato di benemerenza in sua memoria.

Note: Come scritto nell'onorificenza, Cella sembra essere morto a Malga Fassa, sull'Altipiano di Asiago. La sua salma fu in seguito traslata da Conco Asiago il 19 ottobre 1921. Il padre Emilio, «chiuso nel suo dolore e nel suo lavoro», dopo essere venuto a conoscenza dell'operato della Casa di Riposo "Elena di Savoia" pro Madri e Vedove di Caduti in guerra, fece richiesta del soprasoldo della Medaglia d'Argento concessa al figlio Almo (comprensiva di tutti gli interessi) offrendola interamente alla Casa di Via del Pratello. In omaggio a questa «spontanea cessione», il Consiglio direttivo della Casa decise di intitolare uno dei suoi letti alla memoria di Almo Cella (nei documenti fu erroneamente indicato come Elmo).

Fonti: Archivio Storico dell'Università di Bologna; Museo Liceo Ginnasio Luigi Galvani, Bologna.

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Opere

Eventi

Luoghi

Documenti
Ufficio notizie (L')
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Elisa Erioli, l'Ufficio per notizie alle famiglie dei militari, 1915-1919.

Caduti per la Patria del Liceo Galvani
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Angelo Campanelli, I caduti per la Patria. Tratto dal volume di I cento anni del Liceo Galvani, 1961 © Liceo Ginnasio Luigi Galvani, Bologna

Collaboratrici e collaboratori
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Ufficio per notizie alle famiglie dei militari di terra e di mare: opuscolo con gli elenchi delle principali collaboratrici e dei collaboratori delle sedi bolognesi, edito dopo la fine della guerra (1920 ca.)

Dieci anni di vita
Tipo: PDF Dimensione: 2.71 Mb

Dieci anni di vita della Casa di riposo "Elena di Savoia" in Bologna pro madri e vedove dei caduti in guerra, Tipografia Sordomuti, Bologna, 1938

Bibliografia
I morti della provincia di Bologna nella Guerra MCMXV-MCMXVIII per elenco alfabetico
Ufficio Centrale Notizie Bologna
1927 Bologna Tip. Paolo Neri