Buriani Gennaro

Buriani Gennaro

1885 - 7 novembre 1916

Note sintetiche

Causa della morte: Per ferite
Occupazione: Bracciante

Scheda

Buriani Gennaro, di Raffaele, soldato nel 78mo reggimento Fanteria, nato a Baricella nel 1885, dimorante a Baricella, morto per ferite nell'ospedale da campo 060 il 7 novembre 1916, sepolto nel cimitero di Gradisca. Bracciante. Celibe.
Soldato del 78° reggimento fanteria, assieme al 77°, formavano la brigata Toscana.
Sino a marzo del 1916, la brigata esplica attività di pattuglie nelle Giudicarie ( basso Trentino ). Trasferitasi nel medio Isonzo alle dipendenze della 4° divisione, il giorno 31 marzo entra in linea nel settore del monte Sabotino, dove prosegue i lavori di rafforzamento del terreno, pur mantenendo un atteggiamento aggressivo con l'azione di piccole pattuglie di disturbo. Nella notte del 5 agosto, alla vigilia della battaglia di Gorizia - 6 , 17 agosto 1916 - essa è schierata col 78° ed altri battaglioni tratti da vari reggimenti sull'alto Sabotino ( colonna Badoglio ) e col 77° e 2 battaglioni a rinforzo della brigata Trapani sul basso Sabotino ( colonna Gagliani ).
Al mattino del 6 agosto dopo intensa preparazione di artiglieria, le 2 colonne con assalto irruento, conquistano completamente il monte Sabotino catturandovi tutti i reparti nemici e giungendo ad affermarsi la sera sul costone San Valentino - San Mauro . Il giorno successivo il nemico contrattacca violentemente, tentando di rioccupare le posizioni perdute; la lotta, incerta, prosegue tutto il giorno, infine il nemico stremato ripiega, lasciando 700 prigionieri. Dopo la presa del monte Sabotino, che costa alla brigata 1400 uomini tra morti e feriti nei soli giorni del 13 e 14 agosto 1916, i reggimenti vengono inviati a riposo nel settore arretrato di Cà delle Vallade.
Il 27 settembre la brigata torna in linea sul Nad Logem e partecipa all'attacco del Veliki - Hribach e del Pecinka attacco che frutta la conquista di quota 363 sulle pendici orientali del Veliki; l'azione si svolge dal 9 al 12 ottobre 1916. Il 1° novembre, muovendo dalle posizioni di quota 363, il 78°, conquista la cima del Veliki; il giorno 2 novembre mentre procede all'assalto del Faiti, un poderoso contrattacco austriaco, preceduto da breve ma intenso fuoco di artiglieria, tenta la riconquista del Veliki.
Ma i fanti della "Toscana ", con brillante manovra, circondano i reparti nemici, contrattaccandoli, e quindi proseguendo nell'avanzata vittoriosa conquistano il monte Fayti; circa 1500 prigionieri sono rimasti nelle mani dei reggimenti della brigata Toscana. Il mattino del 3 novembre un bombardamento si abbatte sulle posizioni appena conquistate del Faiti, devastandole e arrecando sensibili perdite; i reparti del 78° e 77° in quel momento in trincea rimangono al loro posto, respingendo più tardi gli assalti nemici. La battaglia sul quel tratto di fronte si spegne l'11 novembre, i resti del 77° e 78° reggimento sono inviati a riposo presso Palmanova.
Tra di loro non c'è Buriani Gennaro, morto il 07 novembre per le ferite subite in combattimento presso l'ospedale da campo 60 il suo corpo trova temporanea sepoltura nel cimitero di Gradisca . Per le azioni sul Veliki e Faiti alla bandiera del 78° reggimento fu concessa la medaglia d'oro al Valor Militare, da quel giorno i suoi fanti si chiamano i " Lupi " della brigata Toscana.
la Medaglia d'Oro al valor militare , motivazione : " Con impeto irrefrenabile assaltarono e travolsero le più formidabili posizioni , con orgogliosa audacia cercarono e sostennero la lotta vicina , fieramente sprezzando i più gravi sacrifici di sangue ed acquistando fama leggendaria , sì che il nemico sbigottito ne chiamò "LUPI" gl'implacabili fanti . " - Veliki - Fajti 1 , 3 novembre 1916 -
(Paolo Antolini)

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