Agitatore (L')

1910 - 1920

Scheda

L’Agitatore. Tra il 1910 e il 1920 il movimento anarchico bolognese - diretto da Armando Borghi, Luigi Fabbri, Nino Samaja, Maria Rygier e Domenico Zavattero - conobbe il suo momento di maggior sviluppo. Il primo maggio 1910 vide la luce “L’Agitatore” con il sottotitolo “Periodico settimanale di azione rivoluzionaria”. 
Primo responsabile fu Alberto Malservisi. Era diffuso nel Bolognese e in Romagna, ma pubblicava corrispondenze da molte città italiane. I toni della polemica antistatale e antimilitarista gli attirarono i fulmini della magistratura. Da un rapporto del ministero dell’Interno, del 6 febbraio 1913, si apprende che tra l’ottobre 1911 e quella data il giornale aveva fatto 46 numeri, 22 dei quali sequestrati, con relative denunce. Nulla si sa delle precedenti (ASB, GP, 1913, b.1.202, cat.7, fas.1, “Anarchici”). 
Oltre che dalle vicende giudiziarie, la vita del giornale fu travagliata dai gravi contrasti tra i gruppi anarchici e dai continui arresti dei dirigenti: la Rygier e Borghi subirono numerosi mesi di galera e Borghi, nel 1911, fu costretto a riparare all’estero.
Per queste ed altre ragioni il giornale dovette spesso cambiare gerente e sospendere le pubblicazioni per lunghi periodi. Per qualche tempo fu stampato a Ravenna e Forlì. 
Si alternarono alla gerenza Alessandro Galletti, Fabbri, Celso Morisi, Zavattero, Borghi, Giuseppe Sartini, Primo Masotti, Luigi Ugo Dainesi, Rygier, Domenico Innocente Baldoni, Celso Venturi, Cleto Evaristo Marcacci, Luigi Campomori e Armando Sintoni. Le pubblicazioni furono sospese dal gennaio all’agosto 1911, anche se uscirono alcuni esemplari con l’indicazione “Numero unico”. Riapparve, con periodicità regolare, il 21 gennaio 1912 con il sottotitolo “Periodico settimanale anarchico” e con Baldoni responsabile. Per riportare la pace tra i militanti, Baldoni annunciò che non avrebbe pubblicato note con attacchi personali.
Ma nel giugno dovette abbandonare l’Italia per evitare i numerosi mandati di cattura spiccati nei suoi confronti, come gerente de “L’Agitatore” e de “L’Azione sindacale”.
Ripresero i contrasti tra i gruppi che culminarono con l’espulsione di Zavattero e dei suoi amici, i quali diedero vita a “La barricata”. Gli ultimi numeri del giornale - alla cui gerenza si alternarono Venturi, Marcacci, Rygier e Campomori furono caratterizzati da una violenta polemica contro Zavattero. L’11 maggio 1913 uscì l’ultimo. [O] 

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Vedi anche

Persone

Bibliografia
Bibliografia dell’anarchismo
L. Bettini
1972 Firenze CP