2° Reggimento  Alpini -   Battaglione Cuneo

2° Reggimento Alpini - Battaglione Cuneo

Scheda

Il Battaglione Cuneo fu costituito nel maggio del 1917, con tre compagnie del soppresso VI° battaglione sciatori che assunsero la numerazione 297°-298°-299° compagnia. Le prime azioni di guerra del Cuneo si ebbero sul fronte dell'Altipiano di Asiago contro l'Ortigara e lo Zebio. Iniziate il giorno 10 giugno le operazioni per la riconquista delle posizioni perdute durante la Strafexpedition austriaca del maggio 1916, il Cuneo partecipò alla lotta nel settore del Vallone dell'Agnella e di quota 2103 dell'Ortigara che occupò il 19 giugno.
Il giorno 25 gli austriaci ripresero possesso della cima dell'Ortigara, gli Alpini mossero al contrattacco, sloggiando il nemico e mantenendosi nelle posizioni sino al giorno 29, quando, attaccati da più parti e battuti da violentissimo tiro d'artiglieria, dovettero abbandonare le posizioni ripiegando sulla Cima del Campanaro.
Dopo un breve riposo il Battaglione Cuneo riprese i combattimenti nelle fila della 29° Divisione, schierato lungo la linea Colombara – Zebio dove rimase sino alla metà di agosto, per poi portarsi nelle retrovie in località Pagarlok. Causa lo sfondamento austro-tedesco a Caporetto, il Battaglione Cuneo fu costretto a ripiegare sulla linea di massima resistenza Castelgomberto – Val Gadena, per poi occupare le trincee dalla quota 1773 alla "selletta Stringa" del Monte Castelgomberto.
Ai primi di dicembre il nemico attaccò le posizioni deciso a sfondare la linea tenuta dagli Alpini; dopo giorni di lotta a distanza ravvicinata i superstiti del Cuneo abbandonarono il Monte Castelgomberto. Fino alla fine del 1917 i nuovi complementi alpini inquadrati nelle compagnie di marcia rimasero a Caltrano per l' addestramento, prima di essere aggregati al ricostituito Battaglione Cuneo.
A gennaio del 1918, il Battaglione si trasferì nel settore Monte Cavioio – Monte Cimone di Tonezza, dove rimase sino ai primi di marzo, per poi raggiungere il Monte Valderoa, impegnato nel consueto lavoro di difesa e manutenzione degli appostamenti. In tale zona il Cuneo protrasse la permanenza sino ad aprile, alternandosi prima linea e retrovia con gli altri battaglioni alpini. Il 28 maggio fu destinato in Valtellina alla volta di Tirano, dove rimase accantonato sino a giugno, per poi trasferirsi nella zona del Passo del Mortirolo.
In agosto il Cuneo occupò le posizione nella prima linea dell'alta Valle Braulio, sistemandosi alle Rese dello Scorluzzo – IV° Cantoniera – Filon del Mot, settore Passo dello Stelvio. In quel tratto del fronte entrambi gli schieramenti mantennero sostanziale atteggiamento difensivo, limitando la guerra a tiri di artiglieria e azioni di pattuglie; degna di nota fu quella svolta dal reparto arditi del Battaglione Cuneo contro le piccole guardie austriache antistanti il passo nella notte del 31 ottobre: l'attacco portato su terreno coperto di neve ebbe inizialmente successo, poi un violento contrattacco nemico non permise agli alpini di rimanere nelle trincee conquistate.
Il 3 novembre il Cuneo occupò il Passo dello Stelvio, proseguì l'avanzata scendendo lungo la strada verso Trafoi, Gomagoi, Prad, Schluderns, dove fu raggiunto dall'ordine di sostare per l'avvenuto armistizio tra Italia e Austria Ungheria.

Paolo Antolini

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Documenti
Alpi ed Alpini
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Angelo Gatti, Alpi ed Alpini (Nel XXX anniversario della costituzione dei Regg. Alpini). Estratto dal periodico 'La Lettura - rivista mensile del Corriere della Sera', Milano, 1912. © Museo Risorgimento Bologna | Certosa.

Bibliografia
Alpini, Roma, Libreria dello stato, 1930-1931, 2 vol.
Ministero della guerra. Comando del Corpo di Stato Maggiore. Ufficio storico