Prati di Caprara

Prati di Caprara

Scheda

I Prati di Caprara, situati fuori Porta San Felice, nelle adiacenze dell'Ospedale Maggiore, fino agli anni precedenti l'Unità d'Italia furono teatro delle gare ippiche organizzate dalla "Società Bolognese per le corse dei cavalli". Successivamente, vennero occupati dall'autorità militare che li adibì a "Campo di Marte" o piazza d'armi, dove si tenevano esercitazioni, manovre e parate, concorsi ippici per ufficiali di cavalleria e gare di equitazione . L'area continuò comunque ad accogliere corse al galoppo e al trotto, fino a che non fu costruito il nuovo Ippodromo Zappoli, sempre fuori Porta San Felice.

Una descrizione dei tanti appuntamenti che vi si tenevano ci arriva da Enrico Bottrigari nella sua Cronaca di Bologna (Zanichelli, 1960). Egli ricorda come tra 6 ed 8 ottobre 1856 due corse di cavalli "quantunque il divertimento, nuovo per noi, non abbia corrisposto all'aspettativa, particolarmente per lo scarso numero de' Cavalli forestieri che si sono aspettati indarno; pure riuscì spettacolo gradito il grande concorso di carrozze e di eleganti signorili equipaggi, che vidersi lungo la via interna ed esterna di S. Felice fino al luogo dello esperimento; molte ancora furono le persone a piedi che intervennero alle Corse, favorite poi da una bellissima stagione". Anche il quotidiano L'Ancora del 6 ottobre 1874 ci dà un resoconto delle gare sportive che qui si svolgevano: Una bella giornata d’autunno favoriva Domenica le corse nei Prati di Caprara. Molta gente a piedi (il divertimento era gratis) ed abbastanza equipaggi signorili popolavano la spaziosa prateria, che in tutto rimaneva dell’anno non risuona che di voci e rumori guerreschi. Qualcuna delle corse, e specialmente la terza, riescì brillante ed animata per la gara. Una disgrazia ebbe a lamentarsi, ma, a quanto sembra non fu cosa molto grave: un servo del sig. Feletti mentre stava preparando il cavallo per la corsa fu colpito da un calcio al braccio e dovette essere trasportato all’ospedale. Ad eccezione di ciò il massimo ordine e la più perfetta tranquillità regnarono sovrani dello spettacolo, di cui eccone il risultato: 1. corsa (della Provincia): 1. premio, Lire 500: Young Peel del conte Denis Talon 2. premio, L. 200: Florence del sig. Lisandro Feletti. Cavalli nati da 3 a 4 anni ed allevati nella provincia di Bologna. 2. corsa, (Handicap); 1. premio 1000 lire. Star - of Portici del sig. Odoardo Ginistrelli. Potevano prendervi parte cavalli d’ogni età nati ed allevati in Italia. 3. corsa (Criterium): 1. premio L. 1,200: La Penna del conte Gastone De Larderel. 2. premio, L. 800: Vespa del sig. Ranieri Galetti; La corsa era per cavalli d’anni 2, nati ed allevati in Italia. 4. corsa (del Reno): 1. premio 1,500 lire; Flying del conte G. De Larderel. Potevano prendervi parte cavalli d’ogni razza ed età. La quinta corsa con premio di una coppa d’argento dorato fu per i gentlemen riders, e venne vinta dal conte Alberto di S. Giorgio, che montando il suo cavallo Jean Jacques, si mantenne sempre primo, distanzando a varii intervalli i suoi competitori conte Omer Talon, A. conte De Larderel, e marchese Francesco Pizzardi. Nella sesta corsa (Omnium) il premio di L. 500 fu guadagnato da Rosanna, cavalla del sig. Ginistrelli.

Il 18 giugno 1887 viene inaugurata una nuova pista per le corse al galoppo, destinata a sostituire, assieme all'ippodromo Zappoli, l'ormai inadeguato anello della Montagnola. Prima di essere occupata dall'autorità militare, l'area sarà teatro delle corse organizzate dalla "Società bolognese per le corse dei cavalli". Nell’aprile 1906 i Prati di Caprara furono sede della seconda tournée italiana della Compagnia di Buffalo Bill. Alcune fotografie documentano infatti la presenza di indiani pellerossa che cavalcano all’esterno del tendone riservato alle esibizioni. La prima volta, nel 1890, il colonnello Cody –alias Buffalo Bill- si era invece esibito all’Ippodromo Zappoli.I Prati di Caprara, con il permesso delle autorità militari, furono anche il primo terreno di gioco del Bologna Football Club, fondato nel 1909. In seguito, la squadra si trasferì alla Cesoia, fuori porta San Vitale, dove furono installate porte permanenti. Proprio alla Cesoia furono scattate alcune preziose fotografie di Giuseppe Michelini conservate presso le Collezioni CaRisBo. Quest’ultimo campo era tuttavia molto scomodo. Per ovviare ai disagi, dal 1913 si ripiegò sullo Sterlino, dotato di maggiori comodità, di accessi agevoli e con una tribuna adatta ad ospitare il bel mondo cittadino.Per finire, il 1° ottobre 1913 la piazza d'armi dei Prati di Caprara diventò ufficialmente aeroporto per veivoli e dirigibili dell'Esercito. Già nel 1910 il luogo era stato teatro di una manifestazione aviatoria e alcuni mesi prima (il 24 settembre 1913) Francesco Baracca era atterrato proveniente da Taliedo (Milano). In una bella fotografia di Paolo Bettini (coll. CaRisBo) si nota l'assembramento di persone e mezzi per assistere a questo vero e proprio "spettacolo" di modernità.”

In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna

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Documentario | Bologna nel Lungo Ottocento (1794 - 1914)
Documentario | Bologna nel Lungo Ottocento (1794 - 1914)

Documentario - Bologna nel lungo Ottocento (1794 - 1914), 2008. La città felsinea dall'età napoleonica allo scoppio della Grande Guerra.

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