Polischi Stelio (Stenio)

Polischi Stelio (Stenio) detto/a Marinaio

9 gennaio 1923 - 23 agosto 1944

Note sintetiche

Causa della morte: Esecuzione
Occupazione: Muratore

Riconoscimenti

  • Partigiana/o ( 1 ottobre 1943 - 23 agosto 1944)

Onorificenze

  • Medaglia d'Argento al Valor Militare
    Giovane combattente della libertà, si prodigò con entusiasmo sino dagli albori della lotta di liberazione ripetutamente distinguendosi per coraggio, per iniziativa e per decisione. Incaricato di portare un messaggio al comando partigiano di Bologna, venne sorpreso dal nemico. Ingaggiò combattimento ed esaurite le munizioni, prima di cadere in mani nemiche si preoccupò di distruggere il documento affidategli. Lungamente e tormentosamente interrogato, mantenne contegno esemplare nulla rivelando e nel nome della Patria affrontò da forte il martirio della forca.

Scheda

Stenio Polischi, nome di battaglia "Marinaio", da Eliseo e Maria Portioli; nato il 9 gennaio 1923 a Motteggiana (MN). Nel 1943 residente a Bologna. Muratore.
Prestò servizio militare in marina a Venezia dal 5 luglio all'8 settembre 1943.
Fin dagli inizi della lotta di liberazione militò nella brigata Stella rossa Lupo con funzione di ispettore organizzativo. Sceso a Bologna il 22 agosto per una missione, dopo essere stato segnalato dall'informatrice Fosca Melchiorri (sorella del partigiano Sugano Melchiorri), venne fermato, mentre attendeva il tramway in zona via Venezian insieme alla sorella e alla fidanzata.
Polischi aveva con se delle armi e sentendosi scoperto iniziò un conflitto a fuoco dove rimase ucciso un agente.
Catturato dai militi fascisti, venne portato nella villa del questore Tebaldi (sede della CAS), dove venne interrogato e a lungo torturato. Il giorno seguente, il capitano Tartarotti insieme a Tebaldi, al federale Torri ed altri agenti della CAS, lo riportarono in via Venezian dove venne impiccato ad un palo della segnaletica.
Il suo corpo fu lasciato esposto per alcuni giorni, con una benda che ne copriva gli occhi accecati dalle torture, con un cartello  recante la scritta «Ribelle assassino catturato dall'ultima sua vittima».
Il fratello Ermete cadde nella Resistenza.
Gli è stata conferita la medaglia d'argento alla memoria.
Riconosciuto partigiano dall'1 ottobre 1943 al 23 agosto 1944.
Al suo nome è stata intitolata una strada di Bologna. 

I responsabili del'esecuzione, da sentenza n. 27, 64, 182 del 1945 e sentenza del 27/11/1947 (senza numero contenuto nel fascicolo) del tribunale di Bologna, sono stati:

Delazione: Fosca Melchiorri (sorella del partigiano Sugano Melchiorri)
Responsabile Impiccagione: Bonzi Sigfrido, CAS
Responsabili ordine d'impiccagione: Giovanni Tebaldi, questore cap. Renato Tartarotti, comandante CAS
Presenti all esecuzione: Pietro Torri, federale di Bologna avv. Enrico Cacciari Franz Pagliani, Ispettore regionale Pfr [risultanze processuali CAS Bologna]
Responsabili percosse e impiccagione: Ralfo Mari, CAS Rigon, CAS Sergio Mengoli, CAS brigadiere Dino Curti, CAS
Responsabile percosse e torture: Vecchi, CAS ten. Claudio Revelli, CAS [dichiarazioni processuali dell'imputato Renato Tartarotti, comandante CAS]
Responsabili percosse e torture: brigadiere Dino Curti, CAS Giannino Vecchi, CAS [dichiarazioni processuali dell imputato Di Donato Espedito, agente CAS, 18/07/1945]

Note

E' sepolto nel Monumento Ossario ai Caduti Partigiani della  Certosa di Bologna ed è ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno.

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Documenti
Testimonianza di Nerone Vanzini
Tipo: PDF Dimensione: 194.92 Kb
Testimonianza di Nerone Vanzini da “La resistenza a Bologna, testimonianze e documenti, V, p.914 di Luciano Bergonzini
Volantino sull'esecuzione di Steno Polischi
Tipo: PDF Dimensione: 191.64 Kb
Stampato della Federazione Bolognese del Partito Comunista Italiano, di denuncia dell'esecuzione del partigiano Stenio Polischi, ventunenne, della Brigata « Stella Rossa » (Medaglia d'Argento della Resistenza). In data Bologna, 23 agosto 1944, cm. 16,2x24,6; p. 1.
Testimonianza di Sugano Melchiorri
Tipo: PDF Dimensione: 482.43 Kb
Sugano Melchiorri. Nato a Crespellano nel 1922. Comandante di battaglione della Brigata «Stella Rossa» e comandante di distaccamento della 7a Brigata GAP (1943). Operaio. Testimonianza rilasciata nel 1969.
Bibliografia
Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919- 1945)
Albertazzi A., Arbizzani L., Onofri N.S.
1985 Bologna ISB