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Paride Pirazzini

27 giugno 1928 - [?]

Scheda

Paride Pirazzini, da Emilio ed Elvira Ghini; nato il 27 giugno 1928 a Mordano; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Fornaciaio.
Militò nel battaglione Pianura della brigata SAP Imola e operò a Mordano.
Entrato nel movimento resistenziale di Bubano (Mordano) di nascosto del padre che, "pur essendo antifascista e solidale con il movimento partigiano", non voleva che il figlio partecipasse alla lotta di liberazione, temendo per la sua vita e per la sua giovane età, festeggiò il suo sedicesimo compleanno andando insieme con Vunno Cavina a distribuire volantini fra i contadini per invitarli a non consegnare il raccolto del grano ai nazifascisti.
Nell'ottobre 1944 scappò di casa per partecipare all'insurrezione di Bologna.
Nella notte, scambiato il rumore di un trattore con l'arrivo di un camion di tedeschi, insieme con Lino Dosi fuggì dalla casa colonica di Francesco Gardelli portandosi in aperta campagna. Tornò a Osteriola (Imola) nella notte successiva, troppo tardi per unirsi ai compagni diretti a Bologna.
Rientrò a Bubano e per tutto il periodo invernale partecipò all'attività del gruppo dei gappisti crocerossini.
Il 15 aprile 1945, scappato da casa una seconda volta, si presentò al coordinamento militare di Imola e si arruolò nel battaglione Libero aggregato all'VIII Armata inglese. Trasportato a San Nicolo di Ferrara, vi rimase fino al 20 maggio 1945 svolgendovi mansioni di polizia militare.
Riconosciuto partigiano dall'1 luglio 1944 al 14 aprile 1945. [AQ] Testimonianza in M. Zappi, La rossa Primavera, Imola, 1985, pp. 332-334