Pace claustrale

Pace claustrale

1897 ca.

Scheda

Luigi Cavalieri (Bologna, 1869 - Fiesole, 1940), Pace claustrale, 1897 ca. Ubicazione: sconosciuta. Pare che Cavalieri non sia stato un pittore molto prolifico ed è ricordato soprattutto come illustratore: inevitabilmente è stato tra coloro che hanno vissuto il lento spegnersi di una certa pittura da cavalletto che, come la sua, sembra inserirsi in un tardissimo filone di realismo sentimentale. Alcune sue cose compaiono sul mercato antiquario, non questo Pace. Chiostro di stile romanico, che potrebbe essere identificato con il Pace claustrale, che Cavalieri porta a Genova (1897) e a Firenze (1899). Improbabile, vista la strategia ormai rodata dai pittori, di ruotare i dipinti e di presentarli in diverse città a seconda del gusto del luogo e dell’importanza dell’esposizione, che quest’opera non sia stata portata anche a Bologna, prima ancora che a Genova, dato che l’ispirazione bolognese è chiara ed evidente in quella colonna sovrastata dalla croce, a ricordo delle quattro croci altomedievali poi portate all’interno della chiesa di San Petronio in epoca napoleonica che già rieccheggiano nell’opera di Majani Senza pane e senza lavoro, presentato al Baruzzi l’anno precedente. In generale Pace ha le sue ragioni nella riscoperta del romanico con i lavori di ripristino e di restauro che nel tardo Ottocento e primo Novecento interessarono il monastero bolognese di Santo Stefano. D’altronde Cavalieri si ispira proprio a quest’ultimo e alla veduta di scorcio sulla parte presbiteriale della chiesa del Crocifisso che si può ammirare dal deambulatorio del chiostro.

Isabella Stancari

Testo tratto da: Isabella Stancari, 'Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX', Bollettino del Museo civico del Risorgimento, Bologna, anno LXIII - LXVI, 2018 – 2020, Bologna, 2022. Bibliografia: inedito.

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