Ozzano Dell'Emilia, (BO)

Ozzano Dell'Emilia, (BO)

1796 | 1918

Scheda

Ozzano si trova nel cuore della provincia bolognese, non molto distante dal corso del fiume Idice. All'epoca dell'Unità d'Italia risultava essere un florido comune a carattere sparso per la campagna, di oltre 3.200 abitanti. La maggior parte della popolazione era impiegata nel settore agricolo, con una prevalenza di coloni e mezzadri; in via di sviluppo era anche il settore industriale, in particolare quello tessile. Assunse la denominazione ufficiale di Ozzano dell'Emilia nel 1862. Lo sviluppo delle sue frazioni avviene grazie alla costruzione di una strada che da Bisano, frazione di Monterenzio e sede di importanti miniere, arriva fino fino alla stazione di Mirandola, frazione di San Lazzaro. Questo portò ad una crescita delle frazioni situate sulla tratta, come Mercatale e la Bianchina, e il conseguente incremento di commercio nei mercati e nelle fiere locali. La costruzione dell'attuale palazzo comunale risale al 1881. Durante la Grande Guerra ebbe 158 caduti. A loro memoria il comune eresse nel 1922 un monumento.

Il Comune viene così descritto nel volume "Provincia di Bologna", collana "Geografia dell'Italia", Torino, Unione tipografico editrice, 1900: "Ozzano dell'Emilia (4152 ab.). Questo Comune fu aggregato al mandamento di Bologna I, dopo aver fatto parte del mandamento di Bologna IV - soppresso, per effetto della legge 30 marzo 1890. - Il territorio di questo Comune, censito per la rilevante superficie di 6490 ettari, si stende al sud-est di Bologna, alle falde delle colline che a guisa di contrafforte dividono la valletta dell'Idice da quella della Quaderna ed è attraversato da quest'ultima. Il Comune è frazionato e composto da una quantità di minuscoli villaggi e da ville e fattorie isolate nel piano o sulle prime pendici della collina. - Ozzano, il capoluogo del Comune, è un bel paesetto a 10 chilometri da Bologna, in ridente posizione, adagiato sul fianco del colle, a 68 metri sul livello del mare, attorniato da un pittoresco panorama e bagnato dal fiumicello Centonara, tributario dell'Idice. Altra frazione del Comune è quella detta Ozzano di Sotto, al piano ed in vicinanza della via Emilia. Ognuna delle due frazioni ha parrocchia propria. Altra frazione, non priva di importanza e d'interesse è quella di Monte Armato, a 295 metri sul mare, ricordata più volte per la sua rocca nelle cronache bolognesi del periodo comunale e patria del leghista Pietro di Monte Armato, maestro di gius civile nello Studio di Bologna e contemporaneo di Irnerio. Nelle vicinanze di Ozzano è ricordata la villa Massei per l'elegante costruzione e per l'ombroso parco, con allevamento di daini e di cervi. Il territorio di Ozzano dell'Emilia, ben coltivato e fertilissimo, produce cereali, viti, gelsi, foraggi, frutta e legumi. Vi si alleva bestiame da stalla e da cortile ed attiva vi è l'industria donnesca della lavorazione e della tessitura casalinga della canapa. Vi è pure una piccola gualchiera. CENNO STORICO - Le origini di Ozzano si fanno risalire al secolo XI, allorchè i Bolognesi, distrutta la nemica borgata di Cloterna, ne costrinsero gli abitanti a cercar rifugio nelle vicine montagne. Da un gruppo di quei profughi avrebbe avuto origine l'attuale paese di Ozzano di Sopra, in seguito, e sempre per ragioni di guerre, più volte ricordato nelle cronache bolognesi del medioevo. (Trascrizione a cura di Lorena Barchetti).

Bibliografia: Comune di Ozzano dell'Emilia, Istituto per i beni culturali della Regione Emilia Romagna, Ozzano dell'Emilia. Territorio e beni culturali, Bologna, Edizioni Tipoarte, 1985

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Monte Hermada (Ermada, Cerreto, Querceto; Grmada in sloveno), 23 maggio 1917

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Nota delle offerte fatte al Municipio di Bologna dal dì 12 aprile al 30 giugno 1848, Bologna, Tipografia Sassi nelle Spaderie, 1848. © Museo Risorgimento Bologna | Certosa

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