8 Gennaio 1749 - 7 Marzo 1821
Note sintetiche
Scheda
L'architetto Angelo Venturoli si forma nel contesto dell'Accademia Clementina di Bologna, dove fu allievo di Petronio Fancelli, giungendo poi alla nomina di Accademico nel 1781, e di "direttore" (vale a dire docente) di Architettura. La giovanile presenza a Venezia e nell'alto Veneto sono da considerarsi alla radice dell'assimilazione del gusto rinascimentale dell'architetto Andrea Palladio, componente che sarà sempre presente nella sua produzione. Il neo-cinquecentismo non esaurisce però la sua ricca personalità, che fu un grande professionista, capace di rispondere alle esigenze di una committenza vastissima, affrontando una tipologia architettonica quanto mai varia e risolvendo sempre ogni problema con una naturale eleganza che costituisce senza dubbio la sua cifra costante. Il Venturoli appare come la figura dominante del periodo, capace di imporre il suo gusto classicista in tutto il territorio bolognese. Prova evidente delle sue capacità umane, politiche e professionali è l'essere passato indenne attraverso i tumultuosi anni che vanno dal 1796 - anno di arrivo delle truppe francesi - al 1815 con la restaurazione dello Stato Pontificio. Nei diversi cambi di regime e governi Venturoli è riuscito a mantenere sempre intatte le prestigiose relazioni con l'aristocrazia locale e la curia, con gli esponenti più rivoluzionari come con quelli più conservatori.
Per comprendere appieno la qualità e la dimensione dei suoi interventi ricordiamo il sontuoso Palazzo Hercolani di Bologna e la Villa suburbana per la stessa famiglia, nonchè Villa Malvezzi Campeggi a Bagnarola di Budrio, considerata la "Versailles di Bologna". Esempi significativi della sua produzione 'sacra' sono la Chiesa del Sacro Cuore a Castel Guelfo, i numerosi Monumenti per la Certosa di Bologna, e le tante architetture realizzate sempre per il cimitero. Venturoli mantenne costanti i rapporti con la sua città natale, dove viene chiamato ripetutamente per consulenze e progetti di arredi sacri. Ancora oggi si ammirano il suo 'Porticone' in via Saffi e Villa Modoni (poi Gennari), quest'ultima recentemente restaurata. Il dover seguire e progettare edifici delle più diverse dimensioni e funzioni d'uso lo porta a circondarsi di un vero e proprio 'esercito' di artisti, che man mano chiama per soddisfare le esigenze estetiche e pratiche dei committenti: scultori, pittori, mobilieri, stuccatori, scagliolisti. Fra i suoi collaboratori spicca la figura dello scultore Giacomo De Maria (1762 - 1838) poi nominato direttore degli studi del Collegio artistico Venturoli di Bologna, fondato per volontà testamentaria dell'architetto medicinese. Presso il Collegio stesso si conservano i carteggi, le lettere, i conti, i disegni della sua vastissima attività progettuale, i quali permettono di studiare dall'interno - e passo dopo passo - il suo catalogo: verificando idee, intuizioni, contatti con gli altri architetti contemporanei.
Al Marchese Antonio Bolognini Amorini (1767 - 1845) dobbiamo la biografia più importante del Venturoli, pubblicata nel 1827, in cui viene anche riportato un lungo elenco delle sue opere più importanti. Si attende però una vera monografia che ci consegni un'immagine complessiva, anche se bisogna segnalare che negli ultimi anni sono fioriti numerosi studi a lui dedicati.
Alessia Marchi
Il seguente testo è tratto da "La storia delle arti del disegno studiata nei monumenti che si conservano in Bologna e nei suburbi", Bologna, 1888. "Angelo Venturoli benemerito delle arti, e per aver coltivato egregiamente l’architettura, e perché col suo patrimonio volle che fosse istituito in Bologna un Collegio, che da lui fu detto Venturoli, ove si mantenessero, e s’istruissero giovanetti, dai 12 ai 20 anni, nelle belle arti che hanno per fondamento il disegno. Operò moltissimo in provincia e fuori. In città costruì la chiesa di San Giuliano (1778), il palazzo Hercolani, la volta e la facciata della chieda di San Gregorio, l’oratorio di S. Maria Labarum coeli, l’altare della cappella maggiore di S. Luca, la scala che mette al sotterraneo della Pietà alla Certosa. Diede pure il disegno di tutte le ancone della chiesa di San Paolo in Bologna, meno la tribuna della cappella maggiore."
Opere







Monumento di Giovanni Marchetti
monumento composito















Eventi


Bologna nel Secolo dei Lumi - il Settecento
1700 | 1799


Angelo Venturoli e Medicina
1749 | 1821

Concorsi Curlandesi - Architettura
1787 | 1868

Concorsi Curlandesi
1785 | 1936


Scultori bolognesi e committenze pubbliche
1796 | 1896

Le ville di Bologna
1796 | 1939

Il triennio giacobino e l'età napoleonica a Bologna
19 giugno 1796 | 8 maggio 1814

La confisca dei beni ecclesiastici
27 dicembre 1796 | 7 luglio 1866

Il volto ottocentesco di Medicina
1800 | 1900



Un cimitero 'che si può chiamare Museo'
1801 | oggi

I Monumenti antichi della Certosa di Bologna
1801 | 1880

Neoclassicismo alla Certosa di Bologna
1801 - 1850



Trasformazioni ed ampliamenti della Certosa
1815 | 1859

Settanta celebrita' dimenticate
1827 | 1964


Vita nell'Osservanza
1940 | 1960
Luoghi

Bologna nel Lungo Ottocento
1796 | 1915

Accademia di Belle Arti
Bologna




Castel Guelfo di Bologna, (BO)
1796 | 1918








Collegio Artistico Venturoli
Luogo che gli è stato dedicato

Medicina
1796 | 1918


Palazzo Hercolani
È stato a

Palazzo Rosselli del Turco
già Ghiselli Vasselli

Palazzo Salina Amorini Bolognini
È stato a







Persone
Acquisti Luigi
Bologna, 4 Dicembre 1823

Basoli Antonio
Bologna, 30 Maggio 1848
Ha lavorato con
Bolognini Amorini Antonio
Bologna, 1845

De Maria Giacomo
Bologna, 1838
Ha lavorato con
Fancelli Pietro
Pesaro, 1850

Pedrini Filippo
Bologna, 1856

Putti Giovanni
Bologna, 1847
Ha lavorato con

Calzolari Giuseppe
Bologna, 1818
Ha lavorato con

Fabri Francesco Saverio
23 Ottobre 1817

Fantuzzi Rodolfo
1832
Leonardi Vincenzo
Bologna, 7 Febbraio 1835
Allievo/a

Malvezzi Campeggi Antonio (Francesco Vincenzo Giuseppe Onofrio
Bologna, 24 dicembre 1827
Marchesini Luigi
Bologna, 5 Gennaio 1882
Ha lavorato con

Minozzi Flaminio
Bologna, 1817
Ha lavorato con

Salina Luigi
Bologna, 15 Novembre 1845

Savini Giacomo
1842
