Vassoio

Vassoio

sec. XVIII | seconda metà

Scheda

Vassoio di grande formato, senza piede, con ampio cavetto – al centro del quale è dipinto lo stemma alle armi Fantuzzi – e tesa mossa da baccellature simmetriche, orlo sagomato sottolineato da filettatura a rilievo. Decorazione – lungo la tesa – composta da fiore di anemone alternato a tre semicorolle con rametto verticale, delle quali quella centrale è affiancata da una coppia di rametti ad estremità uncinate, mentre quelle laterali ne hanno altre di dimensioni minori. Il piatto da pompa oggetto della scheda fa parte di un gruppo di maioliche settecentesche imolesi – tutte nella raccolta della Fondazione – contraddistinte dal tema decorativo all’anemone. Carmen Ravanelli Guidotti (cfr. bib.) osserva: “La foggia, ricavata da stampo, è comune a tutto il ‘700 e non è altro che la dilatazione del piatto da commensale, cioè apodo, a tesa baccellata e ad orlo sagomato. … Per le sue dimensioni poteva essere registrato negli inventari come piatto o tondo reale, per distinguerlo da quello sotto reale che invece scendeva a 37 cm di diametro …; l’orlo nella sua tipica sagomatura era detto centinato (o cintinato), così che nelle fonti imolesi del secondo ‘700 lo troviamo anche sotto la definizione di piatto di maiolica grande centinato; quando c’era lo stemma il piatto veniva specificato con arma e se questa poi … era di un committente fuori città, si provvedeva a spedirla al maiolicaro incaricato della commissione tramite un referente locale”. La fortuna commerciale delle officine romagnole sul territorio bolognese è attestata anche da questo manufatto su cui campeggia l’arma – caricata della dignità episcopale – di un presule Fantuzzi, illustre casata senatoria bolognese con proprietà nel ravennate e a Sesto Imolese, che la studiosa imolese identifica con quella di Gaetano Fantuzzi, nominato cardinale da Clemente XIII nel 1759, raffinato ed eclettico collezionista d’arte, indicazione cronologica strumentale anche alla datazione del pezzo in esame, certamente realizzato prima di questa data.

Manifattura imolese; sec. XVIII-seconda metà, Vassoio, maiolica (decorazione a pennello in blu, bruno-violaceo, giallo e verde), cm 41 x 3,5/4. Imola, Collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola. 

Bibliografia essenziale: CARMEN RAVANELLI GUIDOTTI, Maioliche del Settecento. Collezioni d’arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Edizioni Belriguardo, 2004, p. 218. CARMEN RAVANELLI GUIDOTTI (a cura di), Maiolica fina a Imola nel ‘700 dalle Collezioni d’Arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Imola 2005, pp. 30-31. Testo tratto dal catalogo mostra "Convivio", a cura di Marco Violi, Imola, CLAI, 2017.

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