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Uniformi della Legione Bolognese

1849

Schede

Al momento della costituzione del Museo del Risorgimento, nei primi anni Novanta dell’Ottocento, moltissimi dei materiali esposti nel Tempio del Risorgimento confluirono nell’esposizione stabile. Tra questi la collezione di nove quadri (composti ciascuno da sei, otto, o quindici costumi militari dei Corpi Volontari della guerra del 1848-49) realizzati da Faustino Joli, e donati al Comune dal conte Agostino Salina proprio nel 1888.

In un album di schizzi a matita, conservato presso la Biblioteca Queriniana di Brescia, Faustino Joli descriveva con precisione analitica alcune delle uniformi che compongono i diversi quadri. L’artista era un fervente patriota, “pittore di paesaggi”, che “riuscì più vivo nella raffigurazione commossa di episodi dell’eroica resistenza opposta dai Bresciani alle truppe austriache durante le Dieci giornate. Questi suoi quadri, che al pregio dell’interpretazione artistica aggiungono quella dell’esatta documentazione storica, possibile solo ad un testimone oculare, sono fra le sue opere più efficaci”. Infatti, questi piccoli dipinti sono da porre in stretta relazione ai suoi quadri del 1849 intitolati Episodi delle Dieci giornate di Brescia, dove l’artista si esprime con spiccato senso d’equilibrio formale della composizione. Anche in queste “cartoline” i vivaci figurini militari si stagliano contro pastosi e sfumati paesaggi di gusto romantico; si tratta di piccoli ritratti carichi di idealismo patriottico da porre in relazione figurativa all’energico coevo dipinto di Gerolamo Induno Legionario garibaldino alla difesa di Roma e, negli sfondi, agli scorci paesistici romantico-pittoreschi di Luigi Basiletti. [Nella "cartolina" del Colonnello è raffigurato anche un cane con il collare che corre accanto al cavallo]. Recentemente, sono stati pubblicati alcuni disegni preparatori a dipinti dello Joli, provenienti da una raccolta privata bresciana di eredi diretti dell’artista. Si tratta di vari studi che documentano la fervente partecipazione patriottica del pittore alle vicende risorgimentali e, tra i vari, ne è presente uno riconducibile a una di queste “cartoline” dipinte del Museo del Risorgimento di Bologna. Si tratta del Soldato che spara, che dimostra essere l’idea a grafite fedelmente tradotta a olio da Joli nel quadretto intitolato Bolognese Leg. Bignami Gue.Italia 1848-49.

Faustino Joli (1814 - 1876), [Uniformi della Legione Bolognese:] Tenente colonnello; Ufficiale superiore in marcia; Colonnello; Treno; Maggiore; Medico chirurgo, 1849 ca. Sei oli su cartone di cm. 36 x 28 l’uno (totale cm. 74 x 87,5; cornice coeva in legno dorato). Faustino Joli (1814 - 1876), [Uniformi della Legione Bolognese:] Capitano in tenuta; Tenente in Cappotto; o in uniforme di tela; Tenente aiutante-maggiore; Cappellano; aiutante Sott'Ufficiale; Sergente maggiore; Sotto-tenente Alfiere, Sergente in tenuta; Caporale; Soldato in Marcia; Zappatore; Bandista; Tamburo; Soldato in caserma, 1849 ca. Quindici oli su cartone di cm. 23,5 x 16 l’uno (totale cm. 74 x 87; cornice coeva in legno dorato). Museo civico del Risorgimento di Bologna.

Claudia Collina

Testo tratto da: Il Museo del Risorgimento di Bologna, a cura di M. Gavelli e O. Sangiorgi, Bologna, BUP, 2013.