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Una passeggiata in via Farini

1892

Schede

A Bologna via Luigi Carlo Farini è una delle arterie più eleganti della città, frutto degli interventi urbanistici realizzati all'indomani dell'Unità d'Italia. L'ampia strada ad andamento curvilineo, su cui si affacciano eleganti palazzi porticati e piazze, risulta come l'unione di quattro differenti antiche vie: de' Libri, Borgo Salamo, Ponte di Ferro, Miola. Arteria amata sia per il passeggio sia per effettuare acquisti nelle sue botteghe e negozi, viene precisamente descritta nella 'Guida illustrata di Bologna', edita nel 1892 dalla Tipografia Monti: il portico della Banca d'Italia “è occupato da importanti negozi, come quello della Mesticheria Fossi, l'unica fabricca a Bologna che sia apprezzata anche fuori per la fabbricazione di vernici e colori, di cui eseguisce la macinazione a vapore, e per il ricco assortimento che tiene di pennelli, di tele, di carte, di tavolozze, di tutto quanto insomma è indispensabile all'arte del disegno e della pittura. Il Fossi, per la sua intelligenza industriale, è degno davvero di stima e d'encomio. Lo stesso portico si continua sulla via Farini, fino a via del Cane, con altri negozi, tra cui il bellissimo di carte per apparato, specchi e tappeti della Ditta Timoteo Zagnoni, antica e solida casa fondata nell'anno 1850 e fornitrice di Case Reali e Principesche. I Duchi di Montpensier pure, per l'arredamento degli appartamenti nel loro magnifico palazzo di Bologna, ricorsero al sig. Antero Zagnoni, l'attuale proprietario di questa Ditta, che pose in ciò quella conoscenza di galantuomo e quel sentimento d'artista, che lo rendono simpatico e stimato a tutti i bolognesi. Accanto vi è pure la Farmacia Zanelli e l'antica carteria del dottor Balanzone.

Via Farini: Il Caffè della Barchetta si trova poco prima di giungere in Piazza Galvani, e sull'angolo di questa, è il negozio della Libreria Treves. Degna di nota, in via Farini al N. 12 lett. A, è l'elegante Orologeria del sig. Augusto Rimondini. Questo giovane, attivo ed esperto, ha in breve tempo avviato un negozio provvisto dei migliori orologi conosciuti e gode meritata stima per le accurate riparazioni, sempre coscienziosamente eseguite. Accanto a lui sono l'antica Carteria del Folletto, e la Pasticceria Natalia. Il Palazzo Zambeccari (N: 11), dalla severa architettura, fu costruito con disegno di Francesco Gualandi. Sotto il suo portico noteremo il negozio che appartiene ai dignori C. Schmidl ed A. Tedeschi, successori della Ditta Trebbi, che è uno dei più importanti Stabilimenti musicali della città. I signori Schmidl e Tedeschi sono anche proprietari della Casa editrice omonima di Trieste e sono gli unici editori di musica in Bologna. Questa Ditta è sempre la prima a fornirsi delle ultime novità che compaiono nel mondo musicale. Essa fa abbonamenti alla lettura e ha un gran deposito di musica di tutte le edizioni e per tutti gl'instrumenti.

Importante è ancora la Calzoleria del sig. Scandellari, che è provvista di calzature confezionate, estere e nazionali; ed è assai frequentata da una distintissima clientela, poiché le commissioni vengono eseguite con la massima eleganza precisione ed accuratezza. In detto negozio trovasi pure un assortimento di calzature per bambini, unica specialità. Magnifico il negozio del barbiere sig. Martelli, che è certo il più elegante della città. Splendide le vetrine della rinomatissima Pellicceria Laurati. Al N. 15, è la Casa Gualandi, leggiadra costruzione del quattrocento, che un tempo fu proprietà dei Saraceni. In un cortile di questa casa vedesi un antico affresco rappresentante una madonna col bambino.

Al N. 16, facendo angolo anche con la piazza recentissimamente aperta con l'atterramento della casupole che sorgevano di fianco alla Cassa di Risparmio, s'apre l'importante Magazzeno Policardi, un aristocratico negozio di mode femminili, il di cui proprietario nulla trascura per mantenersi sempre al corrente con tutte le ultime novità della moda nazionale, inglese e parigina. Questo del Policardi è un magazzeno riccamente assortito che, tra la sua numerosa clientela, vanta, non solo le più distinte signore di Bologna, ma anche quelle di altre importanti città, le quali vi ritrovano ricchi assortimenti di stoffe delle migliori fabbriche, ed abiti confezionati con seria arte e buon gusto.

Il Palazzo Frati (num. 24) ha il pianterreno occupato in parte dai Magazzeni del Marzocchi, veramente grandiosi, e in parte dall'elegante Caffè delle Scienze. L'immenso Emporio di specialità del cav. Giuseppe Marzocchi ha dodici vetrine, parte su via Farini, parte su via Castiglione, che presentano, dietro gli ampi cristalli, tale una varietà di oggetti utili, eleganti, artistici, che in un volume non si riuscirebbe a descrivere. Qualcuno, di sua assoluta specialità, se li descrive il proprietario stesso, che profonde il suo spirito fine ed arguto in una reclàme sui generis, la quale, fabbricata a Bologna, potrebbe fare una bella figura in America. Che cosa non ha egli imaginato per decantare la sua famosa lampada contro il vento? La Casa Marzocchi più che sul lavoro della piazza, conta su una vasta clientela sparsa per tutti'Italia ed all'Estero. Gli attuali magazzini misurano 1600 mq. di area e s'estendono anche ai piani superiori, cui s'accede a mezzo d'una sontuosa scala emblematica. Colle più belle sale d'esposizione, sono pur ivi gli uffici d'amministrazione, di corrispondenza ecc. Dall'ingegnosa macchina americana al curioso ninnolo del Giappone – dalla classica terraglia della Sassonia all'ultima raffinatezza parigina – qui tutto – tutto si trova, e girando lo sguardo fra tale pandemonio d'articoli disparati, percorrendo questi ampi magazzini, ammirando l'ordinamento, rilevando le difficoltà tecniche ed amministrative di questa florida industria – non sembra credibile che tutto ciò sia l'opera di un uomo solo. Eppure il cav. Marzocchi – che è la prima intelligenza commerciale del paese – è giovane ancora, ed egli cerca sempre nuove espansioni alla sua febbrile attività, non pago d'aver reso il suo Emporio d'articoli casalinghi il primissimo d'Italia e fra i più rinomati d'Europa.

Nello stesso palazzo vi è la Fotografia dei signori Belvederi e Sorgato, che a Bologna vanta fama di superiorità sopra tutte le altre. Questa Fotografia è grandemente apprezzata per la giusta intonazione dei suoi lavori, per l'effetto ottenuto senza troppi contrasti di chiaroscuro e per la sicurezza e moderazione del ritocco. Gli ingrandimenti sono una sua specialità. Essa inoltre possiede una collezione di ritratti bellissimi, che abbiamo spesso ammirato nelle Esposizioni, in cui questa Fotografia è stata premiata, ma forse non sempre con quel giusto criterio con cui meritava.

Al n. 37 non trascureremo di richiamar l'attenzione del forestiere sopra l'elegante negozio di Orologeria del signor Giulio Reggiani, il quale ha un raro e grandissimo assortimento di orologi di tutti i generi, ed è abile assai nell'eseguire le riparazioni più difficili e brigose. Accanto a questo negozio è la Cartoleria e Tipografia di Leonardo Andreoli, segnata col n. 37C. L'Andreoli in pochi anni ha saputo modestamente dare impulso alla sua industria sì da riuscire oggi ad impiantare una tipografia provvista di materiale bastante a compiere qualsiasi lavoro tipografico a buon mercato e con buon gusto. E già egli ha dato buone prove ed è stato premiato all'Esposizione di Bologna del 1888, e con medaglia d'argento alla Mostra provinciale d'arte applicata all'industria del 1892, per trascurare delle altre onorificenze ottenute".