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Toponomastica del territorio di Medicina

1796 | oggi

Schede

Le vie del paese hanno sempre avuto un nome; un tempo era la gente del luogo che dava un nome ad una strada, tanto per fare capire dove abitava l’uno o l’altro. Soltanto dopo l’Unità d’Italia si è cominciato, da parte del Comune, a intitolare una strada di campagna o una via del paese a qualche personaggio importante. Non tutte le strade, soprattutto quelle fuori del centro, hanno avuto un nome ufficiale; alcune continuano ad essere chiamate anche nei cartelli stradali con l’antica denominazione. Ad esempio Via dell’Olmo (chiamata così perché c’era una grande albero, un olmo); Via della Pioppa storta (perché vi era cresciuta una “pioppa” tutta contorta); Via Canale (perché vicina al Canale di Medicina); Via San Rocco (perché vicina all’antica chiesa di San Rocco) e così tante altre.

Nel centro di Medicina le vie hanno spesso cambiato nome: la via principale che gli antichi chiamavano “Contrada di mezzo”, dopo l’Unità d’Italia venne intitolata al re Vittorio Emanuele II, ma quando l’Italia diventò una Repubblica fu ribattezzata dal Consiglio comunale Via della Libertà. Anche la Piazza principale, Piazza Garibaldi, ebbe questo nome 150 anni fa in onore al grande condottiero; prima la gente la chiamava “Piazza del Pallone” (perché lì si giocava con il vecchio “gioco del pallone”) poi, quando fu allestita una fontana, veniva anche chiamata “Piazza della fontana”. L’altra importante via, che ora porta il nome di un celebre uomo politico che contribuì a costruire l’Italia unita, Aurelio Saffi, prima era conosciuta come “Borgo maggiore”; mentre si chiamava “Borgo inferiore” – e prima ancora “Borgo della paglia” per le molte stalle di birocciai – l'attuale Via Filippo Corridoni. Altro noto personaggio italiano al quale sarà intitolata la via che si era sempre chiamata “Via delle Case lunghe” è Cesare Battisti.

Anche illustri personaggi medicinesi sono stati onorati con l’intitolazione di vie nel centro: a Pillio da Medicina - celebre giurista conosciuto anche da Federico Barbarossa – fu dedicata la via che prima si chiamava Contrada dell’Oratorio, perché conduceva all’Oratorio (o chiesa) dell’Assunta (ora Voltone). Ed anche col nome della prima donna “avvocato”, di due secoli fa, la medicinese Maddalena Canedi, si è chiamata la via che sta a fianco del Comune. Per conoscere meglio il nome delle antiche contrade del centro storico di Medicina il Comune ha fatto collocare delle belle targhe di ceramica di Faenza, nelle quali, oltre al nome attuale, è scritto anche quello antico; e così pure nelle stesse targhe è dipinto sia lo stemma moderno di Medicina che quello precedente all’Unità d’Italia.

Luigi Samoggia

In collaborazione con il Comune di Medicina.