Tomba Oviglio

Tomba Oviglio

1919 - 1920

Scheda

L'8 marzo 1919 l'avvocato Giuseppe Aldo Oviglio acquista per 1.700 lire un posto sepolcrale nel cimitero di Bologna per contenere le spoglie del figlio Galeazzo caduto in guerra. Nato nel 1899 e studente al terzo anno di giurisprudenza, Galeazzo divenne sottotenente del III reggimento d'artiglieria da campagna. Come conseguenza di una ferita riportata in combattimento sul Montello contrasse la meningite postraumatica e morì nella propria dimora il 30 gennaio 1919. Venne decorato della medaglia d'argento al valore militare e sul campo della croce di guerra.

Per commemorare la dolorosa perdita Oviglio commissiona a Silverio Montaguti un monumento da porsi come ornamento della tomba. Stando all'Indice di Protocollo dell'Archivio Storico Comunale di Bologna (P.G. 11224 non agli atti), lo scultore il 25 maggio 1919 chiede per conto dell'avvocato il permesso al Comune di collocare un «lapidone» di marmo sulla sepoltura «fra il Campo degli Spedali e il Campo Nuovo in Certosa». Tale data dimostra un repentino intervento dello scultore e permette di porre, come era abitudine, un probabile termine dei lavori in un paio d'anni. Il monumento sepolcrale a parete è costituito da un'edicola in marmo bianco con paraste e cimasa decorata. Nella parte superiore una corona d'alloro in marmo, simbolo fin dall'antichità della gloria e del trionfo, contorna un tondo bronzeo (38 x 38 cm) con il ritratto a bassorilievo di Galeazzo in vesti militari. Segue nella sezione mediana una lapide commemorativa in marmo con l'iscrizione sopra riportata. A conclusione, nella parte inferiore, vi è una lastra in bronzo (73 x 66 cm) a bassorilievo raffigurante una quercia, simbolo per i Romani della forza, della virilità e del valore in campo militare. Cinge tale albero una pergamena con sopra inciso «O . DOLOR . ATQVE . DECVS». L'iscrizione in latino si riferisce al verso 505 del Libro X dell'Eneide di Virgilio, dove si narra la morte di Pallante per mano di Turno e la restituzione del corpo al padre per gli onori funebri.

Ai lati dell'edicola, a coronamento dell'impostazione retorica del monumento, si trovano due vasi in bronzo (100 x 48 cm) con maniglie e basamento in pietra. In entrambi sono raffigurati angeli, rami d'alloro e di quercia e teste di leone. Alla destra del sepolcro in alto è applicata una decorazione bronzea (40 x 59 cm) con un'aquila ad ali spiegate che tiene con gli artigli una corona formata da un ramo d'alloro e uno di quercia in cui sono inseriti un fucile (sul manico «2 - XI - 1924»), una sciabola e una bandiera con sopra inciso: «AL GIOVANE EROE / GLI UFFICIALI GIUDIZIARI / DEL REGNO / BENEFICIATI DAL PADRE / PRIMO GUARDASIGILLI / DELL'ERA FASCISTA / MEMORI E GRATI». La ricercatezza dei dettagli di gusto liberty e simbolista ricorda la cura meticolosa propria dell'Aemilia Ars mentre l'impostazione del sepolcro, probabilmente influenzata dai committenti, è figlia dell'era fascista nel suo essere retorica e celebrativa. Tutto è volto a commemorare in maniera ripetitiva il sacrificio del giovane per la patria, il dolore della perdita e l'onore delle giornate di guerra a scapito di una originale stesura scultorea.

Bologna, Certosa, Campo Nuovo a levante. In basso a destra «S Monteguti» sul tondo raffigurante Galeazzo Oviglio. Sulla lapide centrale: «GALEAZZO OVIGLIO / NATO IL 22 GIUGNO 1899 A BOLOGNA / CRESCEVA TRA I NOBILI STUDI / INGEGNOSO E BUONO / FERITO IL 19 GIUGNO 1918 / PRESSO IL MONTELLO / S. TENENTE DEL III REGG. D'ARTIGL. DA CAMP. / NE MORÌ IL 30 GENNAIO 1919 / FIORE ILLIBATO DI GIOVINEZZA / OFFERTOSI LIETO ALLA PATRIA / CHE ORNÒ LA SUA MEMORIA / DEL PREMIO AL VALORE / E DELLA LAUREA IN GIURISPRUDENZA / QUI LO COMPOSERO PIANGENDO / I GENITORI E LA SORELLA / SEN. AVV. ALDO OVIGLIO / PRIMO GUARDASIGILLI DELL'ERA FASCISTA / 7 DICEMBRE 1873 - 19 AGOSTO 1942 / IDA MAZZOLINI VED. OVIGLIO / 6 LUGLIO 1863 - 17 DICEMBRE 1953 / LILIA MAZZOLINI V. VERONESI / M. 19 . 2 . 1958».

Federica Fabbro

Testo tratto da: F. Fabbro, Silverio Montaguti (1870 - 1947), Bononia University Press, 2012. Fonti: Bologna, Archivio del Cimitero Comunale della Certosa, Foglio sepolcrale Oviglio avv. Aldo del 1919. Bibliografia: UFFICIO CENTRALE NOTIZIE BOLOGNA, I morti della provincia di Bologna nella Guerra MCMXV-MCMXVIII per ordine alfabetico, Bologna, Tipografia Paolo Neri, 1927; A. RAULE, La Certosa di Bologna, Bologna, Nanni, 1961, p. 183; ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO FRA COMBATTENTI DECORATI AL VALORE MILITARE. FEDERAZIONE PROVINCIALE DI BOLOGNA, Albo d'oro dei decorati al Valor Militare della Provincia di Bologna dal 1860 al 1993, Bologna, Li Causi, 1993; La Certosa di Bologna. Immortalità della Memoria, a cura di G. PESCI, Bologna, Compositori, 1998, p. 290; Memorie della Grande Guerra. Le tombe dei caduti nel cimitero monumentale della Certosa di Bologna, a cura di M. CAVALLI, Argelato, Minerva, 2007, pp. 100 – 101; F. FABBRO, Silverio Montaguti un artista ritrovato, tesi di laurea, relatore Prof. M. DE GRASSI, Università degli Studi di Trieste, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 2007 – 2008, pp. 106 – 108.

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Memoria di Galeazzo Oviglio (In)
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In memoria di Galeazzo Oviglio nel secondo anniversario della sua morte. Bologna, Stabilimenti Tipografici Riuniti, 1921. © Museo Risorgimento Bologna | Certosa.

Galeazzo Oviglio: funerale
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Il solenne funerale del tenente Galeazzo Oviglio.

Mappa turistica della Certosa
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Certosa di Bologna (La)
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Angelo Raule, La Certosa di Bologna - Guida; Nanni, Bologna, 1961, INDICE DEI NOMI.

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