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Tomba Gaspari

1916 - 1922

Schede

Il 22 dicembre 1915 Cesare Gaspari acquista al prezzo di 50 lire una nicchia nel cimitero bolognese per contenere le ceneri della moglie Natalina. L'antistante parete ricoperta da una lastra per epigrafe in marmo grigio è completata da un tondo bronzeo raffigurante i due coniugi scolpito da Silverio Montaguti. Una scelta singolare in un ambiente come il Cinerario, dove sono rari i ritratti e il ricorso alla simbologia cristiana. Infatti la scelta della cremazione, allora proibita dalla Chiesa e ammessa solo nel 1963, «presupponeva una forte autonomia intellettuale indirizzando contestualmente verso una concezione più astratta e idealizzante del deposito sepolcrale» (Zaniboni in La Certosa di Bologna, p. 115). La data della realizzazione dell'opera oscilla tra il 1916, anno successivo alla data d'acquisto e il 1922, anno della morte di Cesare.

Bologna, Certosa, Cinerario. Sul tondo bronzeo a destra «S Monteguti». Sulla lapide: «NATALINA GASPARI / NATA LORENZONI / IL 5 SET. 1863 - M. 26 GEN. 1915 / CESARE GASPARI / N. 13 DIC. 1857 - M. 23 FEB. 1922».

Federica Fabbro

Testo tratto da: F. Fabbro, Silverio Montaguti (1870 - 1947), Bononia University Press, 2012. Fonti: Bologna, Archivio del Cimitero Comunale della Certosa, Foglio sepolcrale Gaspari Cesare del 1915. Bibliografia: La Certosa di Bologna. Immortalità della memoria, a cura di G. PESCI, Bologna, Editrice Compositori, 1998, p. 115; F. FABBRO, Silverio Montaguti un artista ritrovato, tesi di laurea, relatore Prof. M. DE GRASSI, Università degli Studi di Trieste, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 2007 – 2008, pp. 112 – 113.