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Giovanni Tadolini

18 Ottobre 1779 - 29 Novembre 1872

Scheda

Giovanni Tadolini (Bologna, 1779 - ivi, 1872), è stato un compositore, direttore d'orchestra e insegnante di canto, con una carriera che si è alternata tra Bologna e Parigi. Ha composto sinfonie, sonate, musica da camera e brani religiosi.  La sua fama maggiore deriva dall'aver completato sei sezioni dello Stabat Mater di Rossini del 1833 dopo che questi si era ammalato. 

Nato a Bologna, studia presso Matteo Rubini per il canto e Stanislao Mattei per composizione al Liceo Musicale. Successivamente è chiamato a lavorare al Théâtre-Italien di Parigi come répétiteur e maestro del coro dal 1811 al 1814. Dopo l'occupazione di Parigi nel 1814, rientra in Italia dove per 15 anni si dedica alla scrittura di opere e lavora come direttore d'orchestra e maestro del coro per il Teatro Comunale di Bologna. Viene nominato membro dell'Accademia Filarmonica di Bologna e nel 1825 maestro di cappella nella cattedrale di S. Pietro, carica che regge fino alla morte. Nel 1827 sposa la soprano Eugenia Savorani, precedentemente sua allieva. Torna al Théâtre-Italien nel 1829 con la moglie, lui come direttore e lei come cantante. Dopo il divorzo da lei del 1834, rimane a lavorare a Parigi fino al 1839. Successivamente fonda una scuola di canto a Bologna. Muore il 29 novembre 1872. E' sepolto nella Certosa di Bologna. E' ricordato nella lapide di Carlo Broschi Farinelli del Cimitero bolognese.

Così viene ricordato da Ercole Bottrigari nella sua 'Cronaca di Bologna' nel maggio 1850: "Nel 5 successivo venne eseguita nel grandioso tempio una elaborata messa in musica del nostro Concittadino Cav. Giovanni Tadolini. Tadolini, espressamente scritta per la circostanza, sul genere Corale, a due grandi Cori di voci con solo accompagnamento d'organi, violoncelli, contrabbassi, trombe e tromboni. L'effetto corrispose alla aspettativa. Questo genere di vera musica sacra è quello che si conviene nel Tempio del Signore; e sarebbe tempo di bandire dalle chiese quella musica che si direbbe non solo troppo gaja e profana, ma teatrale in tutta l'estensione del vocabolo! Il bel lavoro del nostro Tadolini fu generalmente ammirato siccome classico e degno d'un valentissimo compositore. Senza troppo dilungarmi sul merito di questa bella musica, terminerò col dire particolarmente che il Graduale, scritto per fu una composizione di un genere puro e gentile quale si conviene alle parole dell'Ave Maria".