Studio per il Monumento Borghi Mamo

Studio per il Monumento Borghi Mamo

20 gennaio 1889

Scheda

La pregevole terracotta ora in collezione privata è stata acquistata sul mercato antiquario nel 2016. Realizzata a tutto tondo, rappresenta una figura femminile seduta, dall'espressione assorta e con gli occhi chiusi, coperta da ampie vesti, la quale con la testa si appoggia ad una sorta di pilastro. L'artista non pone attenzione alla cura dei dettagli, lasciandoci intuire che sia un bozzetto o studio per un'opera più grande. L'opera nasce per una visione frontale, in quanto il retro mostra la struttura cava realizzata svuotando l'argilla prima della cottura, utile ad evitare che le alte temperature la facessero crepare o rompere. Di fronte, sulla base, compare la scritta "ARTE . E", segno che doveva esserci anche un altro elemento da accostargli in cui proseguiva la frase. Grazie agli studi realizzati nel 2010 in occasione della mostra "Luce sulle tenebre – tesori preziosi e nascosti dalla Certosa di Bologna", sappiamo che la scritta completa era "ARTE E FEDE". La terracotta in effetti è uno studio per il Monumento Borghi Mamo che lo scultore Enrico Barberi realizza nella Galleria degli Angeli della Certosa di Bologna tra 1883 e 1894. Come di consueto l'artista non appone la firma nei suoi studi ma viceversa prima della cottura sul lato destro incide la data di esecuzione: 20 gennaio 1889.

L'opera celebra madre e figlia, Adelaide ed Erminia Borghi Mamo, ambedue note cantanti liriche. Su di un alto basamento di forma quadrata è posto un dado di marmo al cui centro è collocato un pilastro, sormontato da una croce latina del tutto simile a quelle conservate nella Basilica di San Petronio che in antico si trovavano nei punti cardinali della più antica cerchia delle mura di Bologna. Ai lati del pilastro, per chi guarda, sulla sinistra si trova una figura seduta che con gli occhi chiusi si appoggia ad esso; mentre a destra è rappresentato un angelo in piedi, in atto di camminare verso l'osservatore, il quale canta e suona un salterio, strumento musicale molto diffuso tra epoca medioevale e barocca.

Di questa grandiosa realizzazione in marmo ci è giunta ampia documentazione sia cartacea sia per quanto riguarda piccole sculture e bozzetti. Come di consueto per Barberi il percorso creativo per arrivare alla realizzazione finale fu molto lungo, richiedendo un numero notevole di studi, in cui lo scultore poteva valutare ogni possbile effetto e variante. La terracotta in esame è da considerarsi un pensiero intermedio molto vicino all'esito finale, soprattutto per quanto riguarda il panno che ricopre gambe e spalle, mentre la differenza più evidente è la veste che la ricopre interamente: nello studio appare con un effetto plissettato mentre nel marmo è rappresentato un tessuto liscio. Presso le collezioni del Mambo si conservano sei piccoli studi in gesso, quattro per la figura seduta – l'Arte – e due per l'angelo – la Fede; mentre sono parte del patrimonio del Collegio Artistico Venturoli altri due studi in gesso, il frammento di studio in cartone per la croce, infine il modello grande al vero per l'angelo col salterio. L'opera in esame è quindi l'unica giunta a noi realizzata in terracotta, ma si è certi che nel tempo possano affiorare ulteriori studi, in quanto vecchie foto d'archivio dello studio dell'artista mostrano oltre alla nostra scultura altre opere al momento non rintracciate. La terracotta è stata esposta in occasione della mostra del 2018 "Un cimitero che si può chiamare Museo. Opere e artisti della Certosa di Bologna" tenutasi nel Museo del Risorgimento di Bologna.

Roberto Martorelli

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Documenti
Enrico Barberi e la fontana Nettuno
Tipo: PDF Dimensione: 1.43 Mb

Benedetta Basevi, Mirko Nottoli; Enrico Barberi e la fontana Nettuno - Il fondo di disegni Barberi nelle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna; Bononia University Press, Bologna, 2018