Schede
Gaetano Malagodi (Cento, 1836 - Bologna, 1903), Sipario all’Arena del Sole, 1888 ca. Ubicazione: sconosciuta. L’Arena del Sole venne costruita nel 1810 su disegno dell’architetto milanese Carlo Aspari (1777 - 1834), utilizzando gli spazi che erano stati del convento delle monache di Santa Maria Maddalena e demolendone uno dei chiostri. Nel 1888 si portò ad esecuzione il progetto di una nuova via diretta che conducesse da piazza del Nettuno fino a porta Galliera: si tratta della realizzazione di via dell’Indipendenza su progetto dell’ing. Coriolano Monti (1815 - 1880). In questo contesto si rendeva necessario riallineare il fronte neoclassico dell’Arena con la nuova strada. Il progetto fu affidato all’ing. Gaetano Rubbi, in stile eclettico e con decorazioni in cemento. È in questo contesto – il rifacimento della strada e della Montagnola, disegnata nelle forme attuali da Tito Azzolini che lavorò qui con l’ing. Attilio Muggia (1861 - 1936) - che si deve inserire l’esecuzione del sipario qui riprodotto, che anticipava, seppur con delle differenze rispetto all’esecuzione finale (1893 - 1896) la futura sistemazione del quartiere. Il teatro Arena del Sole avrà peraltro vita piuttosto movimentata, dato che già intorno al 1898 si renderanno necessari altri lavori per coprire la platea a cielo aperto, poi ancora ai primi del XX secolo e negli anni Trenta, modificando completamente palco e platea. Dal 1949 l’Arena del Sole funzionerà solo come sala cinematografica e nel 1950 sarà praticamente svuotata di qualsiasi struttura e arredo precedente, tanto che, nel corso dei lavori degli anni Ottanta e Novanta del Novecento, si renderà necessario rifare completamente la struttura interna del teatro (cfr. Un centro dello spettacolo 1980 e Tibalducci 1950). Non stupisce dunque che il sipario si sia reso inutile piuttosto rapidamente e che sia andato distrutto forse già negli anni Trenta del Novecento.
Isabella Stancari
Testo tratto da: Isabella Stancari, 'Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX', Bollettino del Museo civico del Risorgimento, Bologna, anno LXIII - LXVI, 2018 – 2020, Bologna, 2022. Bibliografia: inedito.
