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Augusto Sezanne

31 Agosto 1856 - 5 Maggio 1935

Scheda

Augusto Sezanne (1856 - 1935), pittore, decoratore e architetto, si formò culturalmente e artisticamente a Bologna dove, dal 1882 al 1893, insegnò “Elementi di ornato” nella locale Accademia di Belle Arti. In precedenza era stato professore di “ornato” nell'Istituto di Belle Arti di Modena. Dal 1893 fu insegnante di “decorazione” nell'Istituto di Belle Arti di Venezia. Fu collaboratore assiduo alla rivista “Novissima”; sue opere furono pubblicate su “Emporium”(1907, 1909, 1912). [Sue illustrazioni compaiono sotto lo pseudonimo di Cipollino, soprattuto per le riviste di satira e umorismo.] Come pittore esordì nel 1880 all'Esposizione di Belle Arti di Torino col quadro Requiem, nel 1883 espose a Firenze e a Roma, ancora a Torino e Firenze nel 1884, a Milano nel 1886 e, nel 1887, all'Esposizione Nazionale Artistica di Venezia. Sempre nel 1887 pubblicò a Parigi un poema illustrato sull'Acqua con la presentazione di Alphonse Daudet. Con il soggiorno veneziano (dal 1893) coincide il suo secondo momento culturale e artistico caratterizzato dalla partecipazione alle Biennali internazionali (dal 1901 al 1932) per le quali disegnò anche alcuni manifesti. Nella Biennale del 1912 gli venne dedicata una “personale”; espose in quella occasione tutta una serie di visioni della basilica d'oro. Insieme a Ferruccio Scandellari e Michele Vedani dipinge il salone d'onore del Padiglione italiano all'esposizione Universale di Bruxelles, progettato da Marcello Piacentini per l'architettura e Galileo Chini per le decorazioni.

Come architetto e decoratore si segnalò per la progettazione della palazzina Majani a Bologna (1908), eseguita in collaborazione con L. Bertolazzi e G. Gandolfi; per la realizzazione della cappella Stucky nel cimitero di Venezia (1903-1905), ornata dal grande mosaico del viaggio della vita, e ancora per la decorazione della sala del Consiglio cittadino di Rovereto e del portico di casa Stagni (1892) al “Canton dei fiori” in via Indipendenza a Bologna (di cui fornì anche il progetto per la sistemazione edilizia). Altre sue opere del periodo bolognese furono le decorazioni interne nel palazzo dell'Amministrazione degli Ospedali in via Castiglione (1894), il disegno per l'altare della cappella di S. Antonio da Padova nella chiesa di S. Francesco (1891), la vetrata della cappella di S. Tommaso Apostolo nella stessa chiesa (1896), le tombe Sanguinetti, Faccioli e Gozzadini nel cimitero della Certosa. Nel 1911 presentò all'Esposizione di Roma il progetto di riduzione della casa d'Arco a Rovereto a sede della Cassa di Risparmio. Nel 1912 disegnò il bozzetto per il francobollo commemorativo della ricostruzione del campanile di S. Marco a Venezia. Nel 1923 fece parte della Commissione giudicatrice del concorso per il monumento ai Caduti di Bologna. [Carlo Cresti in Il Liberty a Bologna e nell'Emilia Romagna, catalogo della mostra , GRAFIS, Bologna, 1977. Trascrizione a cura di Lorena Barchetti]

Così viene segnalato da Angelo De Gubernatis in 'Dizionario degli artisti italiani viventi', Gonnelli, Firenze, 1906: Sezanne (Augusto) pittore emiliano, nato e residente a Bologna, tratta magistralmente il vero, riproducendo con scrupolosa esattezza e naturalezza gli atti e gli aspetti delle persone e delle cose. Il primo quadro da lui esposto all'Esposizione di Belle Arti in Torino, nel 1880, fu una pittur dal titolo: Requiem. Molti e giustificati furono gli elogi che nell'anno successivo si meritava a Milano ove aveva Una giornata di Dicembre (animali), e, nel 1883, all'Esposizione solenne della Società d'incoraggiamento di Belle Arti in Firenze, ove espose una bellissima pittura rappresentante Aprile. Nè meno apprezzabili furono le altre due pitture che insieme con questa esponeva, l'una rappresentante Armonie primaverili, l'altra dal titolo Autumnalia. Si prova la sensazione del freddo e della noia al suo Tempo triste che nello stesso anno 1883 espose a Roma, e sentiamo il dolce refigerio dell'ombra Sotto i faggi che nello stesso anno inviò pure a Roma, insieme alle suesposte pitture Armonie primaverili e Autumnalia. Altre due pitture non mediocri furono Meriggio stanco che, nel 1884, aveva all'Esposizione di Torino, e la Palude che nello stesso anno 1884, inviò all'Esposizione solenne della Società d'incoraggiamento di Belle Arti in Firenze. I Tepori primaverili, esposti a Milano, nel 1886, restano nella mente non come un quadro, ma come una soave sensazione provata e riprovata; lo stesso si dica del Sole d'inverno e della Tristezza invernale, che, nel 1887, venivano con voti unanimi applauditi all'Esposizione Nazionale Artistica di Venezia. Varie pitture con meritato successo esponeva l'anno successivo a Bologna, tra le quali rappresentanti la Campagna Bolognese; una La Cieca, ed un'altra Sole d'inverno, la quale ultima acquistava S. M. Il Re con grande onore dell'artista. Nel 1889 si ammiravano a Firenze due delle suaccennate pitture rappresentanti Campagna Bolognese.