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SEF VIRTUS | Bologna

Sedi di attività

Di rilevanza storica

Schede

La prima sede della Società sezionale di Ginnastica di Bologna, era situata nel locale della Scuola Tecnica di San Domenico in p.zza Galileo, ma si rivelò ben presto insufficiente. Una nuova e più consona sistemazione, fu trovata nella chiesa di Sant'Agata, in Piazza del Francia.
Concessa dal marchese Gioacchino Napoleone Pepoli, la sede era situata accanto a Palazzo Pepoli Campogrande, nell'area dove nel 1911, fu edificato il palazzo delle Poste.
All'apertura della nuova palestra i soci erano 82 ed inizialmente le discipline praticate erano essenzialmente la ginnastica, la scherma ed il tiro a segno.
Nel 1873 il Comune cedette la chiesa soppressa di Santa Lucia in via Castiglione, all’ Associazione sportiva (futura Virtus) e dall'8 maggio essa ne fece la propria sede. Utilizzata per attività culturali e la diffusione della ginnastica, fu attrezzata con tutte le “macchine ginnastiche" necessarie.
L'assegnazione della sede fu caldeggiata anche da Giosue Carducci in nome della Lega Bolognese per l'Istruzione del Popolo e definì la palestra di ginnastica per il popolo, una istituzione necessaria e "reclamata dalla moderna civiltà".
L'antica chiesa sconsacrata divenne in breve la più grande palestra d'Europa e per qualche tempo fu utilizzata anche dalle vicine scuole.
Dopo la seconda guerra mondiale, il suo utilizzo fu destinato ai laboratori dell'Istituto tecnico Aldini-Valeriani.
Il 18 settembre 1921 fu inaugurato solennemente, con i Campionati Nazionali di Atletica Leggera, il primo campo sportivo cittadino, gestito dalla Società di ginnastica Virtus. L'impianto fu costruito su iniziativa dell'imprenditore Alberto Buriani, dodicesimo presidente della Virtus, che nel 1919 acquistò un vasto appezzamento di terreno (oltre 24mila mq) in località Crocetta, vicino all'alveo del torrente Ravone, tra le vie Saragozza e Andrea Costa.
Inizialmente, il campo sportivo fu dedicato ad atletica, calcio, pallacanestro e pallavolo.
Nel 1922 il gruppo sportivo venne rinominato Società Educazione Fisica Virtus (SEF Virtus) e nei suoi primi 50 anni, la Società fece da volano all’intero sport bolognese articolandosi in tante sezioni quante erano le discipline sportive allora praticate: dalla scherma al tiro a segno, al ciclismo, alla lotta, al nuoto, al sollevamento pesi, alla ginnastica.
Nell’inverno del 1925, l’impianto della SEF Virtus al Ravone, fu dotato di due campi da tennis, uno dei quali ricavato dal campo di Palla al Cesto. In aprile dell’anno successivo, la Virtus organizzò il primo Campionato Bolognese Studentesco ed in ottobre il primo Torneo Nazionale “che richiama un ottimo numero di racchette” e divenne un valido strumento di propaganda per la disciplina tennistica.
Alla fine dell’anno i soci del tennis erano già un centinaio e pochi mesi dopo furono aperti quattro nuovi campi da gioco (courts). Quello centrale fu intitolato nel dopoguerra al grande campione Orlando Sirola (1928-1995).
Nel 1945, alla morte di Buriani, il campo del Ravone fu acquistato da una società controllata dal presidente del Bologna FC, Renato Dall'Ara, e la Virtus fu costretta a dividere con la squadra di calcio, l'uso dell'impianto.
Per lungo tempo rimase indipendente solo la Sezione Tennis e la società della V nera entrò in possesso dell'intera area sportiva, tra le vie Valeriani e Galimberti, solo il 29 novembre 1984.

Sedi:
1871 - Scuole Tecniche S. Domenico, piazza Galileo
1871 - Palestra ex Chiesa S. Agata, piazza del Francia
1873 - Palestra S. Lucia, via Castiglione 36
1915 - vicolo Broglio 2
1919 - Teatro Rappini
1919 - Palestra S. Lucia, via Castiglione 36
1919 - vicolo Broglio 2
1921 - Palestra Scuole Tecniche di via Schiavonia
1921 - Palestra S. Lucia, via Castiglione 36
1947 - via Testoni 5
1947 - presso Liceo Righi
1951 - piazza Malpighi 4
1957 - piazza S. Martino 1
1960 - strada Maggiore 29
1967 - via Giorgio Ercolani 3
1969 - via della Grada 15
Oggi – via Valeriani 21