Sanguinetti Lazzaro

Sanguinetti Lazzaro

[?] - notizie 1881 | 1928

Note sintetiche

Scheda

I Sanguinetti -appartenenti ad una ricca famiglia di religione ebraica - erano titolari di una società d’esportazione della canapa, massima contribuente delle finanze dello stato Pontificio, insieme ai principi Torlonia. Lazzaro aveva numerosi fratelli: Cesare era senatore e Presidente della Camera di Commercio; Guido, aiutante di campo presso lo stato maggiore di Vittorio Emanuele III, nella prima guerra mondiale; il cognato Amilcare Zamorani, era stato il fondatore del Resto del Carlino; una sorella, sposata Pugliese, teneva un salotto culturale frequentato da Giosuè Carducci, Ottorino Respighi, Maiorana ed altri.

Lazzaro si laurea in giurisprudenza a Bologna nel 1881 e per sua volontà nel 1907 venne costruito il palazzo collocato in via Irnerio ai nn. 35-39, che costituisce per Bologna il primo esempio di edificio ispirato ai già collaudati modelli della “Secessione”. Il fabbricato venne realizzato sul nuovo allineamento di una delle direttrici previste dal Piano Regolatore del 1889, nelle aree a margine dell'antico nucleo cittadino ma ancora comprese all'interno delle mura.
Nel 1905 risulta essere nominato presidente dell'appena fondata società di trasporti con automobili 'Aemilia'. Lazzaro Sanguinetti si distinse in città per altre iniziative, quali la fondazione dell’Asilo notturno per i poveri, l'istituzione delle Cucine popolari, l’aiuto alla Società Operaia Bolognese anche per allestire una gran mostra in palazzo Re Enzo nel 1900. Nel 1928 inaugurò la nuova bellissima Sinagoga, progettata da Attilio Muggia, e tenuta viva dal Rabbino Alberto Orvieto. Accanto a lui, nel primo consiglio d’amministrazione dell’Associazione, vi erano Abram Neppi – Modona e Felice Padoa da Cento. 

In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.

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Pini Enrico

Pini Enrico

Praduro e Sasso (oggi Sasso Marconi, BO), 19 Luglio 1928

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Documenti
Ebrei e fascismo a Bologna
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Nazario Sauro Onofri, Ebrei e fascismo a Bologna, Editrice Grafica Lavino, Bologna, 1989.