Sala Rosa Emilio (Ernesto)

Sala Rosa Emilio (Ernesto)

22 ottobre 1894 - 4 dicembre 1917

Note sintetiche

Causa della morte: Per ferite
Occupazione: Studente

Onorificenze

  • Medaglia d'Argento al Valor Militare

    “Comandante di una sezione lanciatubi, arditamente muoveva alla riconquista delle proprie armi, dovute momentaneamente abbandonare per l’impeto dell’attacco nemico. Ferito gravemente una prima volta, continuava nell’azione, finché cadde nuovamente e mortalmente colpito.
    Monte Badenecch (Bassano) – 4 dicembre 1917”

Scheda

Emilio (Ernesto) Sala Rosa (Medaglia d'argento al valor militare), di Guglielmo, sottotenente 6° Alpini (Battaglione Sette Comuni), nato a Suzzara (MN) il 22/10/1894, morto a Bassano del Grappa (VI) il 4/12/1917. Laureato ad honorem il 9/1/1919 in Ingegneria (Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali). Iscritto al I anno del biennio per ingegneri (1915-16).

“29 .11. 1917. Caro Angiolino, perdona se fino ad ora non ti ho scritto come avrei desiderato ma tu facilmente ne avrai compreso la ragione. E’ ormai un mese che con sublime valore gli alpini (i veri soldati d’Italia), combattono strenuamente per l’inviolabilità del sacro suolo della Patria. E’ ormai un mese che in continui ed incessanti combattimenti ributtiamo il nemico massacrandoli come soltanto noi abbiamo il vanto di fare. Costì gli austro-tedeschi con le loro migliori truppe compiono il massimo sforzo giacché sanno che sfondando sull’Altipiano o il sistema del Grappa, la linea del Piave non potrebbe resistere. Ma lo sappiamo anche noi ed è per questo che con tanta energia ed abnegazione ci sacrifichiamo, ed è per questo che con tanta riconoscenza i comunicati di Diaz ci ricordano. Ora cominciano ad affluire Brigate fresche di Fanteria e Bersaglieri a darci il cambio nell’immane compito; noi siamo stanchi benché il cuore generoso vorrebbe dare di più. Ad ogni modo il morale è sempre più alto e questo non verrà intaccato ne dal fango delle trincee ne dagli innumerevoli pidocchi ne dalla fame ne dal freddo. Una cosa volevo dirti giacchè tu possa gridarla dappertutto: ricordati che l’offensiva austro-tedesca-bulgaro-turca fu arrestata da noi italiani e da noi soli, che sull’intera fronte non si è ancora visto ne un soldato francese ne un’inglese. Questo io te lo dico perché io so da fonte sicura che in Italia si crede che l’offensiva sia stata arrestata grazie agli aiuti dei nostri alleati, io non dico che questi non giungano , ma per ora non se ne sono visti. Di a Nicolai che Sala è sempre Sala…….. Rispettosi saluti alla tua famiglia, Lino Sala”.

In collaborazione con Archivio Storico dell'Università di Bologna.

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