Ritratto di M.me Catel (Margherita Prunetti)

Ritratto di M.me Catel (Margherita Prunetti)

1829

Scheda

Il delicato busto di Margherita Prunetti, moglie del pittore tedesco Franz Catel, è attribuito allo scultore Julius Troschel dalla scheda ministeriale di catalogo e da quella del catalogo della recente mostra sul’artista e sugli oggetti della sua casa museo (1996). Mi sembra piuttosto da ricondurre alla mano di Cincinnato Baruzzi, grazie alla tipologia delicata, ben collocabile nell’ambito dell’entourage di Antonio Canova, e al sostegno di alcuni documenti che permettono di affermare che nel 1829 Baruzzi realizzò un busto della moglie di Catel, artista che frequentava nel periodo in cui risiedette a Roma. Di questa amicizia rimangono tracce anche in una lettera di Carolina Primodì a Cincinnato Baruzzi, scritta da Roma nel 1850. Durante un lungo soggiorno nella capitale la pittrice frequentò i Catel e raccontando le distruzioni subite dalla Villa Baruzziana da parte dell’esercito austriaco nel 1849, che avevano causato la perdita di gran parte della collezione d’arte in essa conservata, ottenne in dono dal pittore un piccolo paesaggio (BCABo FSCB). La presenza del busto della moglie di Catel è documentata nello studio romano di Baruzzi nel 1829, quando nell’agosto di quell’anno si paga il formatore per realizzarne la forma (BCABo FSCB). L’attribuzione a Baruzzi permetterebbe di giusticare la resa giovanile del volto della donna, elemento che già pareva non pertinente all’autore della scheda di catalogo nel 1996 che, ricollegandolo al Troschel, autore di un busto di Catel postumo che lo ritraeva in tarda età, si meravigliava del contrasto con quello giovanile della moglie, realizzato nello stesso momento e dallo stesso autore. 

Il cambiamento di attribuzione, che riporterebbe il marmo all’ambito canoviano, giustificherebbe lo stile classicista, la morbidezza del trattamento delle superci e la raffinata realizzazione delle ciocche e dei riccioli dell’acconciatura. La datazione del busto attorno al 1829-30, negli stessi anni in cui la Prunetti viene ritratta anche da Karl Brullov e da August Grahl con una fisionomia e una acconciatura perfettamente sovrapponibili (1996, nn. 3 e 5), mi sembra una ulteriore conferma a favore della paternità di Baruzzi.

Marmo bianco, tuttotondo, busto 46,5 x 26 x 25 cm. Roma, Pio Istituto Catel, inv. 11.

Antonella Mampieri

Testo tratto da: A. Mampieri, Cincinnato Baruzzi (1796 - 1878), Bononia University Press, 2014. Fonti: BCABo FSCB 37, 64. Bibliografia: Catalogo delle opere di scoltura eseguite in marmo dal prof. cav. Cincinnato Baruzzi a tutto l’anno 1859, Bologna 1860; G. MAZZINI, Cincinnato Baruzzi. La vita, il tempo, le opere, Imola 1949, p. 71; scheda Soprintendenza Speciale Galleria Arte Moderna di Roma 12/00461668; E. DI MAJO, Franz Ludwig Catel e i suoi amici a Roma. Un album di disegni dell’Ottocento, catalogo della mostra, Roma 1996, n. 2, p. 46.

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