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Piazza Giacomo Matteotti

Di rilevanza storica

Schede

Piazza Giacomo Matteotti, già intitolata a Vittorio Emanuele II di Savoia, è la piazza principale di Imola. Vi si affaccia, tra l'altro il Palazzo Comunale. La costruzione del Palazzo Comunale, sorto dove s'incrociano la via Emilia e la via Appia, ebbe inizio nei primi decenni del XIII secolo: già dal 1214 risulta infatti presente una prima casa comunale. Nel 1365 un incendio devastò il complesso, che solo nel 1380, dopo un restauro, potè di nuovo essere utilizzato. Dal 1400 in poi l’edifico conobbe una lenta decadenza e solo nel secolo XVIII venne intrapreso un radicale restauro. Nel 1926 al centro della piazza fu realizzato il Monumento ai caduti della Grande Guerra, composto da 120 elementi in pietra di Viterbo e bronzo. I pezzi che lo compongono, sono stati restaurati e riassemblati nel 2011 in viale Zappi, con i quattro storici lampioni attorno al basamento. Sulla piazza si affacciano anche Palazzo Sersanti, di epoca rinascimentale e ora di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e la Chiesa del Suffragio, edificio religioso la cui facciata venne completata nel 1882 su progetto di Pietro Mirri.

La Piazza viene così descritta nel volume "Provincia di Bologna, collana Geografia dell'Italia", Torino, Unione tipografico editrice, 1900: Il centro della città è dato dalla piazza Maggiore, alla quale si arriva per la via Emilia. Questa piazza, nei giorni di mercato animatissima e movimentata, è larga, quasi quadrata e contornata da begli edifizi, fra i quali spicca il palazzo del Comune, che fu già della Signoria, quando Imola si reggeva in repubblica autonoma. Questo edifizio fu eretto, secondo le memorie locali, nel 1315, essendo Imola sotto la vicaria degli Alidosi; ma nel 1758, venne completamente trasformato nello stile del tempo, sui disegni dell’architetto cav. Morelli. Altra trasformazione con ampliamenti subì il palazzo Comunale d’Imola nel 1813, quando fu ridotto alla forma attuale, sul disegno un po' freddo ed accademico allora di moda. I successivi restauri ed adattamenti non mutarono nè l’aspetto nè l’euritmia generale dell’edifizio dopo l’ampliamento del 1813.  Di rimpetto al palazzo del Comune sorge l’edifizio, con un elegante slanciato porticato d’ordine toscano, eretto nel 1482 su disegno, sembra, del fiorentino Brunellesco, da Caterina Sforza-Riario, adibito ad uso scolastico. (Trascrizione a cura di Lorena Barchetti)

In collaborazione con Fondazione Cassa di Risaprmio in Bologna.