Palazzo della Comunita'

Palazzo della Comunita'

Scheda

Fino alla seconda metà del Cinquecento, probabilmente, la Residenza della Comunità di Medicina era connessa all’edificio in cui Podestà svolgeva le sue funzioni. La Torre civica dell’Orologio sta infatti a testimoniare il luogo unitario dell’amministrazione civile medicinese. Verso la fine del secolo XVI, gradualmente, gli uffici della Comunità si insediano in nuove costruzioni, che vanno via via sorgendo all’interno dell’area posta a levante della chiesa di S. Mamante fino ad occupare, nel Settecento, tutto l’isolato compreso tra la Piazza e le attuali vie Pillio e Cuscini.

Sul lato lungo, oltre agli uffici e alle sale di rappresentanza, si concentrano tutte le funzioni e le attività del Pubblico. Qui abitano e svolgono la loro professione il chirurgo, la levatrice, il maestro della scuola e, già dalla fine del Seicento, il Teatro Pubblico, abbattuto a seguito dell’ultima guerra mondiale. Il complesso del Palazzo della Comunità e delle sue pertinenze, proprio per le sue funzioni, è un continuo cantiere soggetto a modifiche, ampliamenti e, infine, a interventi radicali per renderlo idoneo anche ai solenni ricevimenti ufficiali. Presso l’Archivio Storico Comunale restano numerosi disegni, piante, prospetti sezioni – che risalgono in gran parte alle opere affidate al perito architetto Bernardo Gamberoni, nel 1775, i quali però non verranno realizzati come previsto, ma in forma più “nobile” e “ornata”, soprattutto nell’ala prospiciente la chiesa arcipretale. La scala e le sale ufficiali, ornate di stucchi di Luigi Acquisti e di Antonio Muggini, dipinte dai pittori Giuseppe Barozzi, Domenico Pancaldi e Vincenzo Martinelli, realizzate intorno al 1780, sono ancora oggi conservate, restaurate e adibite a sede della Biblioteca Comunale.

In collaborazione con il Comune di Medicina.

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Brodo di Serpe 15
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Brodo di serpe - Miscellanea di cose medicinesi, Associazione Pro Loco Medicina, n. 15, dicembre 2017. © Associazione Pro Loco Medicina.

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