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Costanza Munarini Sorra

1787 - 3 ottobre 1831

Scheda

Costanza Munarini Sorra, modenese, era figlia di Cristoforo e di Ippolita Livizzani. Nata nel 1787, non si sposò, e morì quarantaquattrenne il 3 ottobre 1831 (Foglio sepolcrale D 50 n. 4943). Come sottolinea la lapide sepolcrale, Costanza era rimasta l’ultima a portare il cognome Munarini Sorra, che il padre, nato Munarini, aveva adottato quando, a cinque anni, era stato nominato erede dallo zio di sua madre, il ricco banchiere modenese Francesco Sorra. La famiglia aveva la cittadinanza bolognese dal 1777, e nel 1781 il padre di Costanza, Cristoforo, era stato abilitato a ricoprire l’Anzianato (Angelozzi, Casanova, pp. 472, 478). Dal 1811, venduto il palazzo di via delle Assi (ora via IV Novembre) ai confinanti Marescalchi, i Munarini Sorra abitavano nel palazzo già Belloni in via Gombruti all’angolo con via Barberia (Guidicini, Cose Not., pp. I, pp. 76-77; II, p. 270; IV, p. 222). Morendo, il 16 novembre 1830, Cristoforo aveva lasciato eredi in parti uguali Costanza e il nipote Giacomo Malvasia, nato da un’altra sua figlia, Maria (morta nel 1823), sposata con Marc’Antonio Malvasia.
Costanza morì nella sua villa di Panzano, vicino a Castelfranco Emilia, da poco abbellita con la creazione di un giardino all’inglese (Lenzi, ecc. 1983; Cuppini, Matteucci, Ville, p. 364; www.villasorra.it). Toccò alla madre, rimasta sola, far trasportare il suo corpo nella Certosa di Bologna e dettare l’epigrafe per la sua tomba, dove la ricordava assidua nelle pratiche religiose e adorna delle più belle virtù.
Silvia Benati