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Monumento a Quirico Filopanti

1913

Schede

“Quando ebbi l’incarico diretto di modellare la statua di Filopanti sentii entro di me il compito grave che mi assumevo, e quasi fui pentito di avere accettato tale opera d’arte. Filopanti, quest’anima buona, questo complesso di virtù, di forza, di patriottismo, di scienza, mi spaventava doverla affrontare, sintetizzarla e fermarla in una forma bronzea. Astronomo profondo, per ciò decisi non poteva la mia statua altro che guardare alto e scrutare nella profondità dei cieli, e così gli alzai gli occhi perchè guardasse con intensità in quel profondo mistero dell’infinito. Stretto al petto tiene il libro per significare che in questa riunione di fogli stanno scritte tutte le grandi idee delle grandi anime che hanno attraversato il mondo, dalle quali le menti nostre traggano a sè la scienza antica per plasmarla colla nuova. Ho messo il libro, amato dagli studiosi, come simbolo della Scienza, della natura, della cultura che anima gli eletti per la stampa spargitrice di luce. Ecco il perchè ho messo questo simbolo. La mano destra è atteggiata in atto dolce e sospesa in conformità della estasi che invade l’anima che contempla i cieli, quando cioè lo spirito si solleva nella contemplazione della grandezza universale che è scienza, terribilità bontà, luce – e tutto ciò dono del mistero ... di Dio”.

Giuseppe Barilli, meglio noto con lo pseudonimo di Quirico Filopanti, da lui stesso scelto in onore alle sue idee umanitarie e filantropiche, nacque a Riccardina di Budrio (Bologna) il 20 aprile 1812. Nonostante le umilissime origini, per virtù di intelletto e nobiltà di sentire, raggiunse i più alti vertici della rinomanza e della gloria grazie ad una personalità complessa e poliedrica che racchiudeva in sè le qualità di patriota, soldato, politico e amministratore civico, legislatore, filantropo, scienziato e docente universitario. Autore di molte opere che spaziano in diverse discipline (idraulica, astronomia, filosofia e storia), Quirico Filopanti, nobile ed idealista assertore dei diritti delle plebi, era notissimo ed amatissimo a Bologna, in particolare dal popolo, cui dedicava lezioni di filosofia e di astronomia tenute sulla pubblica piazza. Morì praticamente in miseria a Bologna presso l’Ospedale Maggiore, il 18 dicembre 1894. Golfarelli ebbe con Filopanti una lunga ed affettuosa consuetudine di vita. Incaricato di togliere la sua maschera morturaria al momento della morte, di lui scrisse: “Lo pensai asorto nella contemplazione dei cieli, quell’anima grande, buona, che a Bologna morì povero, in un ospedale, entro una piccola cameretta buia e fredda, dopo aver fatto tanto per la patria e per gli uomini”. Nel 1912, in occasione del centenario della nascita, si formò a Budrio il Comitato per il monumento a Filopanti, presieduto dal maestro Pietro Nanni, già amico di Quirico e che insieme a lui aveva combattuto a Mentana. Il bozzetto della statua, terminato nel giugno 1912, venne fuso in bronzo, presso la Fonderia Artistica Industriale Bastianelli di Roma, dove rimase fino all’aprile 1913 e ammirata con parole di entusiastico elogio da autori del calibro di Auguste Rodin, Paolo Troubetzkoi, Ettore Ferrari e Angelo Zanelli. Alta e solenne, energicamente espressa in una sintesi mirabile in cui rivivono tutte le maggiori virtù dell’uomo-patriota, tribuno e scienziato, l’interpretazione di Tullo Golfarelli si traduce in una raffigurazione che fonde armoniosamente i caratteri fisici e l’espressione spirituale con virtù espressiva e imponenza di linee. La statua raffigura il Filopanti avvolto nel caratteristico scialle da lui mai abbandonato, con in mano un libro e nell’atteggiamento di chi si accinge a tenere un discorso, interpretando meravigliosamente lo spirito dell’uomo che fu l’apostolo infaticabile del vero e del buono. Il monumento fu inaugurato al centro della piazza principale del paese il 15 giugno 1913. Danneggiato dalle incursioni aeree durante la Seconda guerra mondiale, in particolare nel basamento marmoreo, il monumento è stato sottoposto a restauro conservativo nell’anno 2011.

Su tre lati del basamento sono presenti altrettante iscrizioni: NEL MEMORANDO GIORNO / IV LUGLIO MDCCCXLIX / SEGRETARIO DELLA REPUBBLICA / IN COSPETTO / DI STRANIERE SOLDATESCHE / VIOLATRICI DEL CAMPIDOGLIO / CONSACRO' NELLA STORIA / CON ROMANO ANIMO INVITTO / LA SOLENNE PROTESTA / DEL DIRITTO CONTRO LA FORZA / DELL'ITALIA CONTRO IL PAPATO - ASTRONOMO E MATEMATICO / LA MENTE ENCICLOPEDICA SPAZIO' / PER I MONDI INFINITI / TRASSE / DA PITAGORA I NUMERI DA GALILEO IL METODO / DA L'INTIMA RIVELAZIONE DELLO SPIRITO / LA SINTESI / DELLE ARMONIE UNIVERSALI / ONDE / L'ETERNO MISTERO / DEL CAOS DEL MALE DELLA MORTE / SCIOLSE / NELL'ORDINE NEL BENE NELLA VITA - PER LA PATRIA / SOLDATO E COSPIRATORE / PER IL POPOLO / DEPUTATO E TRIBUNO / NEL PARLAMENTO NEI COMIZI / SORSE VINDICE / DEL DIRITTO OPERAIO / POVERO DI SOSTANZE RICCO DI AFFETTI / MORI' ALL'OSPEDALE / AMMONENDO / CHE VIRTU' SDEGNA FORTUNA / MCMXIII U. LENZI

Paolo Zanfini

Testo tratto dal volume di Silvia Bartoli e Paolo Zanfini "Tullo Golfarelli (1852 - 1928)", Minerva Edizioni, 2016