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Savino Monelli

1784 - 1836

Scheda

Savino Monelli (1784-1836), tenore. Nato a Fermo, primo mezzo carattere, fu alle prime rossiniane della Gazza ladra e della Adelaide di Borgogna (Cfr. Appolonia, p. 159). Godette di buona popolarità, anche se i giudizi non si slanciano oltre modeste lodi e qualche riserva: "È un abilissimo soggetto; io lo vorrei vedere più curante di sé medesimo massime nel vestirsi" (Redattore del Reno 29 sett. 1810); "Ognor delizioso nella flessibilità di sua voce, nel melodioso maneggio, rapisce col suo canto" (Il Giornale del Dipartimento del Reno 2 giugno 1812); "Col suo cantare in falsetto qualche volta non soddisfa interamente" (La Gazzetta di Bologna 18 aprile 1817); "Ha trovato la musica adattata alla sua voce" (ed era la Cenerentola alla Scala: GB 1 sett. 1817); "Trova troppo vasto il Teatro per la sua voce" (in occasione della Adelaide di Borgogna a Roma; La Gazzetta di Bologna 9 gennaio 1818). A Bologna cantò, al Comunale, Don Ramiro nella Cenerentola di Rossini e Lindoro nella Contessina ossia il finto pascià di Cappelletti nel 1829-1830 (Paganelli, p. 38). Muore a Fermo nel 1836.

Testo tratto da 'Un mondo di musica: concerti alla Società del Casino nel primo Ottocento', a cura di Maria Chiara Mazzi, Bollettino del Museo del Risorgimento di Bologna, 2014.