Minarelli Francesco

Minarelli Francesco

1807 - 1892

Note sintetiche

Scheda

Francesco Minarelli (1807 - 1892). "Ragioniere esperto, nato a Crevalcore nel 1807, fu pure autore di buoni manuali scolastici, come il libretto dell'abbaco che, nel 1898, era, presso la tipografia Merlani, alla diciassettesima edizione e il sillabario italiano, per quei tempi, originale, ed assunto con successo nel 1867 alla stampa da Fava e Garagnani. Francesco Minarelli era ardentissimo patriota; e, seguace della dottrina mazziniana, si affigliò, poco più che ventenne, alla Giovine Italia, prendendo parte attiva ai moti di Rimini nel '31. Esiliato a Napoli, visse colà, dando lezioni di francese e dedicandosi al commercio. Fu dunque di quei primi generosi italiani, che il cavalleresco Diogene d'Italia, Massimo d'Azeglio, ricercava col suo celebre aforismo nella maturità del primo risorgimento. Le ristrettezze, i disagi, la nostalgia e il vivo desiderio di congiungersi alle figliuole, non scemarono in lui la fermezza e la fede. Per oltre un ventennio durò la lontananza coll'aspetto nel cuore della patria straziata; finchè, nel 1854, alla morte di Camillo, ritornò a Bologna, assunse la direzione della scuola, che si mantenne fiorentissima fino al 1873. Quante care, onorevoli ricordanze! Circondato dalla bontà delle figlie Marianna, Celeste, Bona, Lea ed Ottavia, ricevuto con stima dalle famiglie più elette della città; mentre il cielo italico illuminava il valore irresistibile dell'Eroe di Caprera, trascorse il suo vigoroso autunno nell'intrapresa della educazione infantile. Come sulla tomba di Letizia Pepoli, l'arte sublime di Vincenzo Vela, al cimitero della Certosa, evocò la figura del padre, il prode e infelice Re Gioacchino Murat, orgoglio ed amore di quella donna gentile, così l'anima buona della nostra compianta Ottavia è tutta nell'avito e nel paterno fiore spirituale. Nella scuola di Francesco Minarelli furono educati ai più nobili affetti di famiglia, di patria, di umanità dei portentosi fanciulli, che divennero poi uomini ricercati ed onorati; illustri nella città e nella nazione, come Marco Minghetti ed Augusto Righi, Alberto Dallolio e il fratello ora generale, il principe Spada, Leopoldo Serra e le figliuole del marchese Giovacchino Pepoli. Francesco Minarelli morì nel 1892. Le tre figlie superstiti ne raccolsero l'eredità di lavoro. Marianna, che fin dal '73, era stata assunta vice-direttrice nella decorosa scuola superiore femminile di Teodolinda Pignocchi, morì nel 1887. Celeste che, insieme ad Ottavia, aveva conseguito a Piacenza il diploma di Maestra giardiniera froebeliana, si estinse nel 1890. Restavano Bona, Lea ed Ottavia. Al corso elementare inferiore di tre anni, quale fu ordinato dal padre e di cui si occupò alacremente Bona, erasi aggiunto il giardino di infanzia col nome glorioso di Alessandro Manzoni. L'Ottavia fu l'animatrice molteplice dello sciame sonoro e giocondo." (Testo tratto da: Rodolfo Viti 'Figure bolognesie - Ottavia Minarelli', nella rivista 'Il Comune di Bologna', febbraio 1927).

"D'anni 27, di Bologna, possidente. - Fu anch'egli della notte suddetta. Marciò ambo le volte, era uno dei cosidetti petroniani i quali dovevano essere decorati per essere stati dei primi rivoluzionari. Per le sue cattive qualità politiche fu sottoposto a precetto il 2 novembre 1832, come si vede dal n. 244 P.P. della direzione di polizia. Fu sergente maggiore." (Dal 'Libro dei compromessi politici nella rivoluzione del 1831 - 1832').

E' sepolto nel Cimitero della Certosa di Bologna, sotterraneo della Sala della Pietà, pozzetto n. 37. E' probabilmente da identificarsi con il Francesco Minarelli che, in occasione dell’esposizione della Società Protettrice delle Belle Arti nel 1857, è aggiudicatario del dipinto 'Galvani che fa la prima scoperta' di Antonio Muzzi.

Leggi tutto

Ha fatto parte di

Opere

Eventi

Luoghi

Persone

Multimedia
Documentario | Bologna nel Lungo Ottocento (1794 - 1914)
Documentario | Bologna nel Lungo Ottocento (1794 - 1914)

Documentario - Bologna nel lungo Ottocento (1794 - 1914), 2008. La città felsinea dall'età napoleonica allo scoppio della Grande Guerra.

Nel mondo in difesa della libertà
Nel mondo in difesa della libertà

Mirtide Gavelli: Nel mondo in difesa della libertà | In viaggio con gli esuli italiani in lotta per l’Unità d’Italia. 

Documenti