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Cesare Martinelli

18 Maggio 1826 - 6 novembre 1867

Scheda

Partecipò alla battaglia dell'8 agosto 1848 in Bologna, arruolandosi poi nei giorni successivi nel battaglione bolognese comandato da Pietro Scarselli, impegnato in Veneto. Partecipò poi alla difesa della Repubblica Romana agli ordini del concittadino Carlo Berti Pichat. Caduta la Repubblica, continuò a coltivare le proprie passioni patriottiche: nel 1859 partecipò alla Seconda Guerra di Indipendenza come luogotenente del generale Mezzacapo e nel 1860 si imbarcò come volontario tra i garibaldini della Spedizione dei Mille, raggiungendo la Sicilia con la spedizione Medici.

Capitano nel Reggimento del colonnello Langé, combatté il 1° ottobre a Santa Maria di Capua, distinguendosi al punto da ricevere una medaglia al valor militare e la promozione a Maggiore, che poi mantenne passando nelle file dellesercito Regio. Dopo Aspromonte si dimise dall'esercito, tornando a vestire la casacca militare nel 1866, sempre al comando di Garibaldi. Rimase ferito nei pressi di Bezzecca, e fu catturato dagli Austriaci. Infine, nel 1867, si arruolò nuovamente con Garibaldi, partecipando alla Campagna dell'Agro Romano, rimanendo ferito alla coscia nei pressi di Monterotondo tra il 25 e 26 ottobre. Trasportato nei pressi di Mentana in una cascina usata per ricovero dei feriti, il 3 novembre, giorno della battaglia di Mentana, non riuscì a rimanere distaccato dagli eventi e, incurante della propria condizione, tentò di partecipare agli scontri. Gli si riaprì la ferita, venne alla meglio rimedicato, e fatto prigioniero, morendo il 6 novembre nei pressi di Montelibretti per la forte emorragia. La sua salma fu riportata a Bologna il 20 novembre successivo, ed al suo funerale parteciparono, secondo le cronache, oltre 6.000 persone - intervennero Filopanti, Carducci e Ceneri - testimoniando in questo modo sia il rispetto per il concittadino morto in battaglia, sia l'attaccamento alle motivazioni che lo avevano spinto a partire ancora una volta come volontario agli ordini di Garibaldi.

Riposa tutt'ora nella Certosa di Bologna nella tomba di famiglia collocata nel pozzetto 411 del portico nord-est del Chiostro V o Maggiore.