Lambertini Leopoldo

Lambertini Leopoldo

[?] - 30 Gennaio 1894

Note sintetiche

Scheda

Leopoldo Lambertini, ingegnere, fu consigliere comunale dal novembre 1872 all’agosto 1886 e assessore dalla fine del 1874. Nel 1887 entrò nel consiglio d’amministrazione dell’Opera Pia dei Vergognosi e fece parte della commissione consultiva edilizia.

Fu amico del pittore Luigi Serra e nutrì spiccati interessi artistici. Tra le azioni più importanti del suo mandato amministrativo vengono ricordati “gli splendidi restauri della Torre del Podestà e del Civico Palazzo” e “l’ordinamento del Museo Civico”, al quale fece dono di una ricca collezione di stoffe pregiate. La nomina ad amministratore del Collegio Venturoli di Bologna avvenne su proposta di Agostino Amorini Bolognini e del nipote Agostino Salina, per i quali aveva diretto i lavori di restauro della cappella di famiglia in San Petronio (1875-79). La carica nel collegio la rivestì dall’11 dicembre 1880 al 30 gennaio 1894, giorno della sua scomparsa. Nel 1881 fece parte della commissione per la realizzazione di via dell’Indipendenza, inoltre fece parte della commissione per il Premio Baruzzi.

Nel Collegio Venturoli si conserva un suo ritratto eseguito da Alfredo Garagnani: l’impostazione del dipinto sembra suggerire a livello visivo le caratteristiche dell’uomo: il “profondo sentimento del dovere”, “l’austera integrità”, la “bontà operosa e intelligente”, la “volontà pertinace”, lo “zelo indefesso”. L’uomo schivo e determinato, che poteva anche apparire “dal carattere difficile e rude”, viene fissato sulla tela da Garagnani, in un ritratto fortemente realista (come dimostra il particolare della mano con l’anello) e insieme finemente psicologico. Il libro, che l’amministratore tiene aperto sulle ginocchia, contribuisce a suggerire la robusta cultura, anche artistica, del personaggio. “L’arte, nella quale aveva occupato la sua giovinezza e nella quale era sorretto da una forte e vasta cultura - ricordano i suoi contemporanei - fu il grande amore e la maggiore consolazione della sua vita. I suoi ideali artistici non erano quelli della moltitudine e però poterono a taluni apparire strani e quasi rivoluzionari. La verità è che egli in molte cose vedeva più lontano degli altri, e che in parecchi dei suoi giudizi, battezzati un tempo stranezze, oggi consentono tutti”.

Riposa in Certosa, Sala del Colombario n. 176.

Ilaria Chia

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Documentario | Bologna nel Lungo Ottocento (1794 - 1914)
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Documentario - Bologna nel lungo Ottocento (1794 - 1914), 2008. La città felsinea dall'età napoleonica allo scoppio della Grande Guerra.

Documenti
Esplorando l’archivio del Collegio Venturoli
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Di Francesca Serra. Testo tratto dal catalogo della mostra "Angelo Venturoli - Una eredità lunga 190 anni" Medicina, 19 aprile - 14 giugno 2015. Copyright © Fondazione Collegio Artistico Venturoli.