La scultura in marmo

La scultura in marmo

1801 - oggi

Scheda

Nell’ottocento la progettazione di una scultura in marmo si basava soprattutto su modelli in gesso derivati dall’argilla. Partendo da un’idea che tenesse conto del materiale con il quale l’opera sarebbe stata realizzata, si procedeva, nella prima parte di percorso, come per l’esecuzione di una scultura in terracotta o in gesso. L’opposto approccio alla materia che contrappone il modellare aggiungendo e togliendo dell’argilla, al solo togliere del marmo senza possibilità di errore, era parzialmente attenuato dall’esecuzione in entrambi i casi, di un modello in argilla.

Il modello era infatti progettato ed eseguito con la precisione tipica della lavorazione della creta, trasformato poi, tramite un calco a forma perduta, in gesso e da qui in una sorta di retino per la realizzazione della scultura in marmo. Se per la realizzazione di grandi affreschi si partiva da un preciso progetto, realizzato su un foglio poi quadrettato allo scopo di poterlo ingrandire a piacimento, per la scultura in marmo il modello in gesso aveva analoga funzione. Sul gesso venivano inseriti dei riferimenti metallici nelle sue parti più sporgenti detti capipunto, allo scopo di fissare le linee principali per il taglio del blocco di marmo. I capipunto davano infatti con precisione millimetrica la distanza e l’inclinazione tra le varie zone, riportate poi sul blocco di marmo con l’ausilio di compassi e altri strumenti di misurazione, fornendo così l’indicazione esatta di quanto marmo togliere senza sbagliare. Venivano inoltre fissati tanti piccoli punti evidenziati da crocette su tutto il modellato in gesso. I punti, più numerosi nelle zone più complesse, indicavano la profondità alla quale arrivare partendo da una retta tra due capipunto, questa operazione veniva eseguita con il trapano e se ben calcolata riduceva moltissimo il margine d’errore. In questo modo lo scultore arrivava ad una sbozzatura molto avanzata e vicina al risultato finale. Ovviamente disponendo di una “mappa” così precisa, era “facile” cambiare le proporzioni dell’opera in marmo da realizzare ma, a differenza del retino nelle pitture murali, qui era possibile rimpicciolire o ingrandire in base alle esigenze, bastava variare tutte le misure nella stessa percentuale. Alla Certosa di Bologna sono presenti varie qualità di marmo, in base ai periodi di realizzazione delle opere. Nel III Chiostro si trova soprattutto il bianco di Carrara tipo statuario (di colore bianco tendente all’avorio) per le figure più complesse, mentre per le architetture era più usato il tipo semi-statuario (più bianco leggermente venato di violetto). Questo marmo era ed è particolarmente apprezzato dagli scultori per le sue caratteristiche di lavorabilità e resistenza, la struttura a cristallo compatto lo rende adatto alla lucidatura, che gli conferisce la tipica trasparenza e morbidezza.

William Lambertini

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Rocce sedimentarie carbonatiche
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Bologna di pietra – Regno minerale della città felsinea. Giuseppe Maria Bargossi: Rocce sedimentarie carbonatiche.

Rocce sedimentarie clastiche
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Bologna di pietra – Regno minerale della città felsinea. Giuseppe Maria Bargossi: Rocce sedimentarie clastiche.

Carlo Monari Monumento Cocchi
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Carlo Monari, Monumento ad Enea Cocchi. Certosa di Bologna, Galleria Tre navate. Dal canale You Tube "Storia e Memoria di Bologna". 

Vincenzo Vela - Monumento Murat
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Vincenzo Vela, Monumento Murat, 1865. Certosa di Bologna, sala del Colombario.

Diego Sarti - Monumento Montanari
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Diego Sarti (1859 - 1914), Monumento Montanari, 1891. Certosa di Bologna, Chiostro VII.

Ercole Drei
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Ercole Drei (1886-1973), monumento Barbieri, 1955. Certosa di Bologna, Chiostro del 1500. Dal Canale You Tube "Storia e Memoria di Bologna".

Enrico Barberi - Monumento Bisteghi
Enrico Barberi - Monumento Bisteghi

Enrico Barberi, Monumento Bisteghi, 1891. Certosa di Bologna, Galleria degli Angeli. Dal canale You Tube "Storia e Memoria di Bologna".

La pietra Aurisina nei monumenti di Bologna
La pietra Aurisina nei monumenti di Bologna

Testi e voce per il Museo Civico Archeologico di Bologna Marinella Marchesi. Cimitero Monumentale Certosa di Bologna Lucia Vanghi. Museo Civico Medievale di Bologna Antonella Mampieri. Basilica Santuario Santo Stefano di Bologna Roberto Martorelli. In collaborazione con Duino&Book.

Pasquale Rizzoli - Cappella Pizzoli
Pasquale Rizzoli - Cappella Pizzoli

Pasquale Rizzoli (1874-1953). Il Genio del fuoco per la cappella Pizzoli, 1913. Certosa di Bologna, Galleria annessa al Chiostro VI.

Documenti
Ercole Drei - scultore
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Giuseppe Lipparini, Ercole Drei - scultore. Bologna, Zanichelli, 1937. 

Enrico Barberi - Selmi
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Enrico Barberi (1850 - 1941), carteggio relativo al Monumento di Selmi Sinforiano al Cimitero di Polesella, 1886. (Pietro Veronesi, Ercole Raimondi, Carlo Belloni). Fondo Barberi, © Museo Risorgimento Bologna.

Industrie artistiche e botteghe artigiane bolognesi
Tipo: PDF Dimensione: 14.53 Mb

Francesco Malaguzzi Valeri, Frank De Morsier; Industrie artistiche e botteghe artigiane bolognesi; Consiglio provinciale dell'economia, Officine Grafiche Cacciari, Bologna, 1928. Estratto testi pp. 1-69.

Industrie artistiche e botteghe artigiane bolognesi
Tipo: PDF Dimensione: 6.00 Mb

Francesco Malaguzzi Valeri, Frank De Morsier; Industrie artistiche e botteghe artigiane bolognesi; Consiglio provinciale dell'economia, Officine Grafiche Cacciari, Bologna, 1928. Estratto tavole 01 - 39.

Industrie artistiche e botteghe artigiane bolognesi
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Francesco Malaguzzi Valeri, Frank De Morsier; Industrie artistiche e botteghe artigiane bolognesi; Consiglio provinciale dell'economia, Officine Grafiche Cacciari, Bologna, 1928. Estratto tavole 40 - 76.

Barberi Enrico | Barbieri
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Enrico Barberi (1850 - 1941), carteggio con Vincenzo Barbieri e  Luigi Ambrogi relativo al ritratto Barbieri, 1887. © Museo Risorgimento Bologna

Barberi Enrico | Moretti
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Enrico Barberi (1850 - 1941), carteggio (Ercole Raimondi, Alfonso Rubbiani, Alfredo Tartarini, Carlo Parmeggiani, Alfonso Malvezzi, Ditta Davide Venturi, Gaetano Golfieri) per l'esecuzione del Monumento a Vincenzo Moretti. Estratto. © Museo Risorgimento Bologna

Barberi Enrico | Veratti
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Enrico Barberi (1850 - 1941), carteggio per l'esecuzione del Monumento ad Erminia Veratti alla Certosa di Bologna, 1884. Collezione V. F. © Museo Risorgimento Bologna Museo Risorgimento Bologna.

Salvini Salvino
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Carteggio tra Salvino Salvini, Raffaele Faccioli e Tullo Golfarelli. 1872-1893. Collezione privata.

Storia delle arti del disegno (La)
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Augusto Romagnoli, La storia delle arti del disegno studiata nei monumenti che si conservano in Bologna e nei suburbi, 1888. Estratto. © Museo Risorgimento Bologna | Certosa.

Trionfo di Maria (Il)
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Andrea Pizzoli, Il gruppo colossale rappresentante il Trionfo di Maria o la Vergine Imperatrice del Mondo - al Cavaliere Professore Cincinnato Baruzzi; Bologna, Tipografia Governativa alla Volpe, 1853. Collezione privata.

Rizzoli Pasquale
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Lo Faro Giuliana, "Pasquale Rizzoli - Sculture del Novecento tra Accademia e Modernismo", 2006, pdf 3,3 mb. © Museo Risorgimento Bologna | Certosa