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La Conversione dell’Innominato

1856

Schede

Alessandro Guardassoni (1819 - 1888), La conversione dell’Innominato, 1856. Ubicazione: sconosciuta La prima versione de La conversione dell’Innominato, è dipinta a Roma e poi presentata insieme ad altre opere alla mostra promossa dal Papa in Santa Maria degli Angeli, dove riceve un secondo premio. Nell’ottobre dello stesso anno è portata a Bologna ed esposta alla mostra della Protettrice delle Belle Arti ed acquistata dalla società, nonostante le misure siano superiori a quelle stabilite dalla Commissione secondo quanto previsto dallo Statuto, con uno strappo alle regole che vuole essere sia un risarcimento al mancato acquisto de La tumulazione di Cristo dell’anno precedente, sia soprattutto un riconoscimento all’ottimo successo del quadro. L’opera compare per prima nell’elenco di quelle acquisite dalla società e la più costosa, insieme alla seconda nominata: Il Tasso con Eleonora d’Este, di Giulio Cesare Ferrari. Entrambe le tele furono infatti acquistate per 200 scudi e l’Innominato – secondo la documentazione della stessa Società Protettrice – toccò in sorte al Marchese Alessandro Paleotti e non al conte Pompeo Aria come riportato in tutta la letteratura sull’artista. Nella collezione Arone di Bertolino di Marzabotto è comunque presente la versione identificata dalla critica con il dipinto presentato nel 1857 e sulla quale, accanto alla firma, è riportato il luogo (Roma) dove il quadro fu dipinto nel 1856. Battistini, sulla base di stampe e di fotografie ipotizza l’esistenza di almeno altre tre, forse quattro versioni di questo dipinto, di cui una esposta a Firenze nel 1861, fino ad arrivare a quella presso la Fondazione Gualandi di Bologna datata agli anni Settanta dell’Ottocento (in Bologna 2019-2020, p. 30). La fotografia dell’Album Belluzzi non riproduce né la versione nella collezione Arone di Bertolino, né quella della Fondazione Gualandi.

Isabella Stancari

Testo tratto da: Isabella Stancari, 'Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX', Bollettino del Museo civico del Risorgimento, Bologna, anno LXIII - LXVI, 2018 – 2020, Bologna, 2022. Bibliografia: Discorso e Rapporto 1856, n. 1; Bellentani 1857, p. 21, pp. 46-80; Toldo 1859, pp. 5-6; Selvatico 1862, pp. 31-32; Masini 1862a, p. 12; Dandolo 1863, p. 162; Masini 1867a, p. 17; Gatti 1896, p. 22; Bertocchi 1946, p. 46; Patrizi 1965; Bologna 1980, p. 101; Bologna 1983b, p. 63 (con bibliografia precedente), n. 66 a pp. 152-153; Martinelli Braglia 1991, p. 863; Bologna 1994, p. 105; Bologna 1998a, pp. 6-8; Bologna 2000b, pp. 7, 17; Giumanini 2000, pp. 193, 196; Bologna 2006, pp. 18-19, n. 7, p. 38; Bologna 2019-2020, pp. 30-33, tav. XXVII a p. 92.